Da Dionigi Tafuto, Segretario di Rifondazione comunista di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo.
“Carissimo direttore, siamo qui a disturbarti per commentare le ultime e diverse sceneggiate che taluni chiamano confronti politici (sic) ed hanno come tematica di riferimento una intrinseca e sempre piu’ vorace voglia di occupazione di spazi di gestione della cosa pubblica.
A noi idealisti sempliciotti, abituati a sventolare la bandiera della politica con lo sguardo rivolto ai bisogni reali dei cittadini risulta sempre difficile capire come una città di 50000 e più abitanti debba assistere impotente a tutto questo. Ora, le domande che ci accompagnano insistemente alla luce degli aumenti continui sono:
1) Esiste una consapevolezza di questa maggioranza che litiga per alzare le tariffe? 2) Esiste una corrispondenza di questa maggioranza politica con quella Regionale tale da mettere fine a questa situazione di tariffe sempre al rialzo?
3) Esiste una corrispondenza anche della opposizione con i livelli governativi dal momento che gli ultimi aumenti hanno anche caratterizzazione nazionale? Naturalmente parliamo anche della spigolosa questione Tari che risulta essere almeno a parole divisiva. Niente di più falso se pensiamo solo per un momento che la stessa (Tari) fu oggetto di campagna elettorale distintiva grazie alla introduzione della raccolta differenziata al 100% (quella del centro storico e delle frazioni riferita al quinquennio precedente nel tempo si è rivelata essere uno scherzetto). Fatte queste premesse Rifondazione Comunista ritiene di dover impegnare le forze politiche in campo esigendo un comportamento consono alle proprie rivendicazioni attraverso l’espressione di un voto contrario in occasione del bilancio di previsione (2025) qualora le tariffe Tari dovessero continuare ad aumentare.Il che significa che Rifondazione Comunista entro 6 mesi tornerà ad interrogare su questo argomento i signori della politica Bitontina”.