Un tuffo tardoserale negli scuri mari della provincia di Bari, cori da stadio e dediche sguazzanti con le facce bagnate rivolte verso il cielo, un’allegra cena condita da aneddoti, racconti, ricordi e fotografie, sia reali sia metaforiche. Soltanto “cose” belle, soltanto per lui, per l’indimenticato ed indimenticabile Ciccio Marrone. Lo hanno ricordato e onorato così, nel giorno del suo 32° compleanno (sì, perché il conteggio delle sue primavera non si è interrotto in quel maledetto 9 aprile 2021…), alcuni suoi amici che da tre estati di fila si ritrovano il 24 agosto per tener fede ad un patto indissolubile siglato due anni fa tra lo stesso Ciccio e uno di loro, sull’asse Ospedale San Paolo – Bitonto. Correvano giorni pandemici convulsi e drammatici, tuttavia Ciccio, nei limiti del possibile, con molti componenti del suddetto gruppo di amici (passione condivisa numero uno: il Calcio) continuava a scambiare messaggi WhatsApp. Proprio da una di queste tormentate conversazioni è scaturita la ragione essenziale che ha fatto poi nascere l’iniziativa “Un tuffo per Ciccio”, di cui è fin dall’inizio puntualmente informata anche la famiglia Marrone. Massimo glielo aveva promesso: “Dai Ciccio, rimettiti, che appena inizia l’estate ci facciamo un bel bagno serale tutti assieme!”. Il Covid e la paura di rimanerne schiacciati non avrebbero purtroppo permesso al nostro Gigante Buono di uscire da quelle stanze d’ospedale per ricongiungersi alla sua felice vita terrena, ma non hanno nemmeno impedito a Massimo, Marco, Piero, Emanuele, Luca, Giuseppe I e II, Michele I e II, Francesco I e II, Sasa, Filippo, Bruno, Saverio, Agazio, di perpetuare una parola data e il ricordo felice di un amico vero. Ieri sera, otto di loro sono stati ospiti di Cosimo e Nunzia (che tra l’altro, presso il loro vecchio “locale” bitontino, avevano permesso a Ciccio di esibirsi in una delle sue performance canore più memorabili, in Piazza Cattedrale, anni or sono…), a Bisceglie, dove l’ormai consolidato rituale laico del “Tuffo per Ciccio” è andato in scena per la terza volta, dopo le precedenti location di Molfetta e Giovinazzo. Una conferma incontrovertibile della forza dell’amicizia, del potere dei ricordi o, più semplicemente, dell’ossimorica “immortalità umana” di Ciccio Marrone.