Da Dionigi Tafuto, Segretario di rifondazione comunista di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo
“Egregio direttore, con piacere torno a scriverle. Sicuramente sarà al corrente della lieta novella accorsa negli ultimi giorni riguardante “” l’affaire Fer. live ” che ha scatenato tanti protagonisti occulti e tutti contro la discarica in questione, al punto che stanno sprecando inchiostro a go go, spellandosi le dita, con l’intento di apparire come i salvatori della Patria, o meglio come tanti giudici amministrativi ( TAR IN SALSA BITONTINA). Vero è che noi come Rifondazione comunista rispetto a questa notizia abbiamo altresì gioito non senza fare alcune riflessioni di natura prettamente politica. Avrà sicuramente notato che l’oggetto del contendere, all’improvviso, in barba ai problemi ambientali e di salute, si è trasformata in una accorata disputa tra le due fazioni del PD in un fantastico gioco delle parti che vede protagonisti i due demiurghi baresi ( De Caro Emiliano ) ed ha coinvolto le tifoserie nostrane che subito si sono schierate dando spessore meravigliosamente Politico ad un fatto meramente tecnico come il ricorso al Tar. Da sempre, (lei mi può dare atto) dai tanti scritti di Rifondazione comunista che cortesemente ha pubblicato sul suo giornale DABITONTO laddove si richiedeva una posizione politica da esprimersi in autonomia e nel pieno delle prerogative del Consiglio Comunale con un atteggiamento foriero di contenuto reale rispetto alla questione, attraverso una dichiarazione di ZONA FRANCA che sancisca la totale estraneità a nuovi impianti di rifiuti nel territorio di Bitonto. Dichiarazione che si rende necessaria causa anche la richiesta fatta alla Regione Puglia da parte della Fer.Live. Caro direttore, augurissimi a lei ai suoi collaboratori”.