Forse, sarebbe il caso di ribattezzarla. La Zona Artigianale, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, con le sue attività che col diuturno lavoro alacre portano ricchezza al nostro territorio, appare sempre più dimenticata. E somiglia ad una discarica a cielo aperto. Non passa giorno che non ci vadano a scaricare ogni sorta di rifiuto, dai materassi ai pneumatici, dagli elettrodomestici ai mobili. Una vergogna assoluta. In più, complice pure l’incuria da lockdown, i marciapiedi sono stati sommersi dalla vegetazione. I residenti sono disperati, perché una situazione così va avanti da decenni e nessuno fa davvero qualcosa per porvi rimedio…