DI ALINA LICCIONE
In qualità di conduttrice della trasmissione televisiva Fatti ad Arte in collaborazione con Confartigianato Bari BAT e Brindisi in onda su TeleNorba ho avuto la possibilità di incontrare e conoscere i diversi artigiani d’eccellenza del nostro territorio.
Tra questi c’è sicuramente Ester Passiatore, una giovane liutaia dagli occhi luminosi che con grande passione mi ha condotta alla scoperta del suo fascinoso mondo, quello della liuteria, cioè l’arte di costruire strumenti musicali a corda ad arco e a pizzico. I termini liuteria – liutaio derivano da liuto, uno strumento musicale a corde in legno usato prevalentemente nella musica rinascimentale e barocca, la sua forma ricorda vagamente quella di una mandorla spaccata in due nel senso longitudinale.
Nella nostra regione ce ne sono pochi di liutai e di donne ancor meno, la storia di Ester mi ha incuriosita molto, il suo mestiere che porta avanti con grande dedizione e passione sembra aver bussato alle porte della sua vita quando sua sorella decise di imparare a suonare il violino e un giorno ebbe bisogno di ripararlo. Da quel dì prese forma dentro di lei una grande curiosità nei confronti degli strumenti musicali ad arco al punto da decidere di studiare e formarsi presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano diplomandosi nel 2008.
La giovane Ester partecipa abitualmente a mostre e ad eventi importanti inerenti alla liuteria sia moderna che barocca in Italia e all’estero.
Il suo laboratorio è situato a Bari proprio accanto al conservatorio Niccolò Piccinni. Ed è proprio lì che ogni giorno lavora con le sue mani piccole e laboriose dando forma a varie tipologie di legno, mani guidate da una mente creativa e da un cuore intriso di amore per un mestiere antico e decisamente poco diffuso soprattutto dalle nostre parti.
Grazie al suo saper fare, crea e ripara strumenti musicali come viòle violoncelli contrabbassi violini e viole da gamba. Tra le sue tante stupende opere degne di lode spiccano un violoncello barocco a cinque corde per il Mozarteum di Salisburgo, un violone viennese che attualmente si trova nella stupenda Vienna. Alle mie varie domande curiose la dolce e grintosa Ester ha sempre risposto con occhi pieni di entusiasmo e di sogni, senza mai smettere di trasferirmi un grande amore per quello fa.
Mi ha mostrato gli attrezzi che usa, le varie fasi di lavorazione, il processo creativo grazie al quale si giunge alla realizzazione di un pezzo finito pronto per essere suonato . Mi ha spiegato che cos’è una cassa armonica, che cos’è un telaio che tipo di spessore bisogna dare al legno e quali legni è consigliabile utilizzare, tra questi sicuramente il legno di acero e di abete, di che materiale sono fatte le corde. Un viaggio veramente emozionate che mi ha fatto comprendere come la passione e l’amore che riversiamo nel nostro lavoro possono donarci gioie, immense gratificazioni e successi.
Ester ha ricevuto diversi riconoscimenti, nel 2023 le è stato conferito il premio Internazionale Manibus.