No all’omotransfobia.
Parte dal Torrione Angioino, un cammino di sensibilizzazione sul tema LGBTI rivolto soprattutto ai più giovani.
Grazie all’impegno di Nicola Cortese, giovedì scorso i ragazzi dell’Istituto Tecnico Economico “Vitale Giordano” e dell’I.I.S.S. “Volta – De Gemmis” hanno potuto prendere parte all’evento “RAINBOW”.
Non un semplice convegno, ma un momento di confronto, di discussione, per chiarire dubbi e perplessità.
All’origine dei comportamenti discriminatori, spesso infatti si nasconde un’ignoranza sul tema.
È toccato dunque alle dottoresse Gaia Lazzati e Rosangela Labianca, rispettivamente psicologa e assistente sociale, chiarire innanzitutto il significato di alcuni termini, usati spesso impropriamente, e la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere. Relazioni supportate da materiale video e da “giochi” interattivi.
A dare il proprio contributo ci hanno pensato anche Sante Longo e Giusy Fotia, attivisti dell’associazione MIXED di Bari, che ha collaborato alla realizzazione dell’evento.
“Sono onorata ed orgogliosa di aver contribuito alla realizzazione di questa giornata ma soprattutto di aver collaborato con professionisti come la dott.ssa Gaia Lazzati (psicologa) e gli attivisti Sante Longo e Giusy Fotia, con i quali abbiamo affrontato una delle tematiche abbastanza ricorrenti, anzi oserei dire abbastanza discusse negli ultimi decenni, nonché quella dell’omotransfobia – ha commentato Rosangela Labianca -. Abbiamo affrontato questa tematica partendo dalla confusione di termini, stereotipi e pregiudizi relativi a questa condizione, mirando a chiarire chi siano questi individui, che differenza ci sia tra loro e le categorie spesso tirate causa quando si parla di cambiamento di sesso e cosa avviene realmente nel cambiamento. A parer mio è stato opportuno fare un po’ di chiarezza a livello terminologico in quanto spesso certi termini vengono utilizzati comunemente in modo improprio e talvolta sovrapposti pur se profondamente differenti. Ritengo vivamente che non può essere tollerata alcuna discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere e questo divieto deve essere enunciato a chiare lettere nel diritto e attuato nella pratica in tutti i nostri Stati membri. Spero di aver dato uno stimolo ed una marcia in più a coloro che purtroppo, ad oggi, vengono ancora denigrati, in quanto etichettati come “diversi” e mi auguro che vi sia occasione di fare tanti altri eventi”.
Dello stesso parere anche Gaia Lazzati. “L’iniziativa si è rivelata un importante momento di confronto con gli alunni, presenti con le loro professoresse. Personalmente, sono molto soddisfatta dell’esito dell’evento. Ringrazio i miei colleghi, i promotori dell’iniziativa e i ragazzi, che hanno partecipato con vivo interesse alla discussione su temi quali identità di genere, orientamento sessuale, affettività, stereotipi e pregiudizi riguardanti le persone omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali, ponendo domande dirette o in forma anonima. Certa dell’utilità di questi momenti formativi all’interno dell’istituzione scolastica, mi auguro di poter ripetere presto questa esperienza in altre scuole di Bari e provincia”.
Molto soddisfatto per il successo dell’evento, il suo ideatore, Nicola Cortese. “Sono rimasto sorpreso dello scambio che si è venuto a creare tra i relatori e i ragazzi. Ho apprezzato l’appoggio dei docenti, per aver permesso di affrontare questo tema, e sono stato colpito dagli alunni, che si sono resi partecipi durante le attività svolte. I miei complimenti vanno ai relatori per aver reso affascinante la discussione”.