Ieri a Mariotto, nella chiesa Maria SS. Addolorata, il progetto dell’associazione barese Musica in Gioco, ispirato a “El Sistema” fondato in Venezuela dal compianto A. J. Abreu, musicista ed ex ministro della cultura del Paese sudamericano, ha vissuto una serata di alta espressione artistica, con il Concerto di Capodanno, ideale presentazione del Festival delle orchestre. L’obiettivo dell’associazione è di donare lezioni e/o strumenti musicali a bambini e ragazzi prevalentemente in area disagio socioeconomico o personale o con disturbi dell’apprendimento. È grazie a questo progetto che si è data a circa 2500 bambini e ragazzi pugliesi la possibilità di vivere la bellezza della musica. A esibirsi è stata l’Orchestra Sociale Musica in Gioco di Adelfia, 35 elementi rafforzati dallo spirito di collaborazione di 3 allievi del Conservatorio, e diretta egregiamente dal Maestro Andrea Gargiulo, 49 anni, docente di esercitazioni corali presso il Conservatorio Piccinni di Bari, napoletano residente a Mola di Bari dal 2006. “Noi crediamo fortemente nel modello della musica come volano d’integrazione sociale, dando l’opportunità ai ragazzi di “leggersi” in maniera diversa” sottolinea Gargiulo. “I ragazzi studiano tanto e bene per fare repertori come quello di questa sera che non sono alla portata di tutti. La cosa bella è che loro lo fanno divertendosi e giocando”. Quanto, poi, a obiettivi e difficoltà, il maestro precisa: “Il nostro obiettivo è di includere quanti più bambini possibili, soprattutto con diverse abilità o problematiche sociali, e quindi è di arrivare a tutti, ma è chiaro che dove vi sono comuni e realtà lungimiranti che ci aiutano, il compito è facilitato”. Il concerto di Mariotto ha proposto la giocosa creatività di brani importanti, opportunamente jazzati o mescolati nella godibile sincrasi degli stili differenti, come quando l’alternanza di Beethoven al mambo in “Sinfonia Mambo n. 5” a tutti è parsa molto più che un divertissement. Notevole l’esecuzione della “Jingle Bells March” e perfette le armonie afro-americane di “Silent Night Jazz”, e “Let it Snow”, che hanno aggiunto raffinatezza a un concerto già carico della seducente nostalgia delle note di “Libertango” e di “La vita è bella” . Alla serata ha preso parte anche l’assessore al Welfare Gaetano De Palma che ha voluto ribadire l’impegno dell’amministrazione comunale di Bitonto di creare un’orchestra infantile del comune: “L’orchestra è partita già l’anno scorso con una settantina di unità prescelte tra le classi Quarta e Quinta elementare di tutti gli istituti di Bitonto e frazioni, che contiamo quest’anno di raddoppiare come numero. Abbiamo fatto un bando, indicando come finalità quella della musica come elemento d’inclusione e integrazione sociale. Ci affideremo a soggetti quali l’associazione Musica in Gioco che si occupino di fare, attraverso la musica, integrazione e inclusione sociale per i ragazzi che più ne hanno bisogno dal punto di vista economico, sociale e della diversabilità”. L’impegno istituzionale per la musica, dunque; musica come didattica sperimentale e concerto di tutte le soggettività che trovano nell’orchestra la più alta espressione della loro spontaneità.