Disabile, diversamente abile, diversabile… Tanti sono i
vocaboli più o meno eleganti utilizzati per definire una persona con disabilità
e tanti sono coloro che si arrovellano alla ricerca del termine più
appropriato.
Poi ci sono coloro a cui non importa dar loro
un’etichetta, ma si impegnano affinché possano avere le stesse possibilità di
tutti.
In questa categoria, la più bella, si collocano
gli operatori dell’ASD LiM Laureati in
Movimento.
Da giugno l’associazione è impegnata con “Così
per gioco – Estate” per educare divertendo i piccoli dai 5 ai 12 anni.
Tra i quasi 200 partecipanti, il campus conta
anche la presenza di 18 casi
problematici.
«Dieci tra questi bambini hanno disabilità riconosciute e anche a scuola
dispongono del maestro di sostegno. Sette invece hanno problematicità non
certificate, come deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività. –
spiega Vito Sasanelli, referente
della LiM – I bambini sono costantemente monitorati e inseriti in gruppi a
numero ridotto con doppio istruttore».
Il buon lavoro degli educatori, che trova la riprova
nell’affetto dei ragazzi e nella loro voglia di essere sempre presenti, ha
suscitato anche l’interesse di genitori non bitontini.
In particolare, una famiglia di Palese accompagna quotidianamente nella
nostra città il proprio figlio, affetto da autismo, che viene seguito con un
rapporto uno a uno.
L’impegno della LiM a favore dei disabili non
finisce certo qui.
Sino a settembre, per un totale di 13 appuntamenti, l’associazione
infatti sarà impegnata anche nel progetto DiversEstate,
promosso dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bitonto, in collaborazione
con la Rete Organizzazione Area Disabilità – Bitonto ed il sostegno della
Consulta del Volontariato.