Ancora
tanti applausi. Ma anche rimpianti e punti persi. Altri due.
Dopo
il pareggio di giovedì a Trani, il Bitonto impatta a reti bianche
(0-0) anche nell’acquitrino del “Città degli Ulivi” contro
l’Hellas Taranto e deve accontentarsi di un misero punticino che sa
tanto beffa. Forse non atroce come quella tranese (gol biancazzurro
al 91′), ma altrettanto difficile da digerire.
I
neroverdi fanno quello che devono fare, come sempre. Nuotano meglio
degli avversari, giocano a calcio, hanno una propria idea di calcio,
divertono, creano diverse azioni da rete, ma le sbagliano tutte,
anche quelle più incredibili. Come quella di Cannone al 3′ della
ripresa, con portiere già a terra.
Già,
ed è questo il problema: il Bitonto crea e distrugge, e se non si
segna difficilmente si vincono le partite.
Allarmarsi
è prematuro, ma rimediare è urgente per non regalare punti ad altre
squadre e non ripetere le troppe, brutte situazioni della scorsa
stagione.
La
partita. Per la terza partita in una settimana, mister Francesco Modesto si
affida ancora ai soliti: Rana; Barone Arcangelo, Campanella, Rubini,
Bonasia; De Santis, Fumarola; Modesto, Pignatta, Cannone; Terrone. Un
4-2-3-1 che molto spesso diventa un 4-3-1-2.
Dopo il brivido a freddo (Sanna
impreciso su una incertezza di Rana), il Bitonto sale in cattedra e,
nonostante un campo reso pesantissimo dalla pioggia, diverte e si
diverte, con una manovra fluida fatta molto spesso di tocchi di
prima. De Santis è il solito giocoliere che giostra palloni. Barone
e Modesto da un lato, Bonasia e Cannone dall’altra sono stantuffi
sulle fasce. Terrone si muove molto e offre palle invitanti a chi
arriva a rimorchio. I cross al centro area non si contano. Campanella
e Rubini, invece, sono insuperabili per Di Tommaso e gli attaccanti
ionici.
Tra il 20′ e il 28′ i neroverdi
sprecano tre volte: due con Modesto (davvero clamoroso quello che il
capitano sbaglia al 23′, tutto solo davanti a Maraglino), e una con
Cannone, che arriva tardi su una palla velenosa sempre di Modesto a
centro area.
Il Taranto si rifà vivo a fine
primo tempo, e rischia il vantaggio dapprima con Radicchio, murato
dalla difesa, e poi con Cantoro, che calcia a lato su prosieguo
dell’azione.
Nella ripresa, non accade niente di
diverso. La pioggia continua a cadere, e il Bitonto a sbagliare.
Al 3′, allora, Cannone si divora un
gol incredibile. Azione corale meravigliosa, assist di Terrone per il
giovanissimo numero 11 che, con portiere già a terra, sbaglia la
mira colpendo le braccia dello stesso estremo difensore.
L’assedio a Fort Apache prosegue per
i restanti 42′, ma senza fortuna. A nulla valgono i tentativi di
Fumarola, le sgroppate sulla fascia di Cannone, il colpo di testa di
Campanella su piazzato di De Santis, Pignatta che è fermato dalla
pozzanghera poco prima la linea di porta.
L’Hellas Taranto, che giovedì ha
battuto il Team Altamura, riesce a strappare un punto a Bitonto.
Esattamente come l’anno scorso.
La classifica dice che i neroverdi
hanno 5 punti, sono ancora imbattuti e hanno due punti in più rispetto
all’anno scorso. Ma poteva dire anche qualcosa di più bello.
Domenica Modesto e compagni andranno
a far visita alla capolista Vieste, che ieri ha messo ko l’Altamura.Sicuro assente sarà Francesco Rubini, ieri uno dei migliori in
campo, espulso all’84’ per un motivo ancora poco chiaro.
Negli
spogliatoi. L’amarezza
del presidente Paolo Lapalombella si legge negli occhi: «Abbiamo
perso altri due punti. Dovevamo fare gol nel primo tempo ma non lo
abbiamo fatto e poi, anche per colpa del campo, tutto è diventato più
difficile».
Non
da meno Francesco Modesto. «Ai
ragazzi dobbiamo dire soltanto bravi. Abbiamo dominato per 90′,
facendo una grande partita e creando tantissime occasioni su un campo
che era un acquitrino. Gli errori sotto porta? Solo imprecisione.
Terrone fuori? Pignatta quando ha la palla crea sempre qualcosa ed
era più fresco rispetto a Nando».
Le
pagelle.Rana 5,5; Barone Arc. 6, Campanella
7,5 (insieme a Rubini, un muro in difesa. Non perde quasi mai un
contrasto, e cerca anche la via della rete con un colpo di testa
senza fortuna. Invalicabile), Rubini 7, Bonasia 6,5; De Santis 6,5,
Fumarola 6; Modesto 6 (Chisena sv), Pignatta 5, Cannone 6
(Serafino sv); Terrone 6,5 (Roselli sv).