Terrone (questa volta) spreca malamente e
si divora l’impossibile. Ventura,
invece, è un cecchino infallibile. US
Bitonto – Atletico Mola, return match degli ottavi di Coppa Italia di
Eccellenza, sta tutta nei due numeri 9. Quello neroverde, encomiabile per
l’impegno in mezzo ai mastini della difesa ospite, nn è decisivo come lo è
stato altre volte e ripenserà più volte ai due errori (palo clamoroso e tiro
centrale a 5 metri dalla porta) che purtroppo condannano i compagni. Quello di
Mola, invece, alla prima palla utile, insacca senza pietà e regala ai ragazzi
di mister Fumai la qualificazione.
I bianco-blu, allora, sbancano 1 – 0 il “Città degli Ulivi”
e bissano il successo dell’andata (2 -1) approdando ai quarti di finale della
competizione. Il Bitonto, invece, saluta anzitempo l’impegno e deve pensare al
lavoro da fare in vista dell’esordio in campionato di domenica contro il Novoli. Già, perché Modesto e company
possono e devono fare decisamente meglio di quanto fatto ieri. Lentezza nel far
girare la palla e nell’impostare la manovra, troppa leggerezza lì davanti
(Terrone è lasciato solo a combattere), alcuni errori in fase di disimpegno, e
una condizione fisica ancora da migliorare. A tutto questo, poi, deve
aggiungersi anche una buona dose di sfortuna, che ieri ha voltato le spalle ai
padroni di casa.
Per tentare la rimonta, Onofrio Fino (ieri squalificato) si
affida praticamente agli stessi 11 di Mola, con l’eccezione di Montrone (ottima
la sua prova) al posto di Bonasia al centro della difesa. Il primo tempo non ha
un granché da raccontare sotto il profilo delle occasioni da rete (soltanto un
paio di spunti di Modesto e un tentativo di Terrone), anche se non mancano i
momenti vibranti. Come quello alla mezz’ora, quando Roselli, cercando di
accelerare una rimessa laterale, cerca di recuperare il pallone direttamente
dalla panchina ospite, ma ha un contatto fisico con un suo componente e
reagisce. Ne nasce un parapiglia, che si conclude con 3 ammonizioni tra le file
dei padroni di casa (oltre al numero 10, anche Montrone e Sangirardi), che
saranno 5 in tutta la prima frazione.
Nella ripresa, qualcosa cambia in
realtà. Dopo qualche minuto, Mastrolonardo prende il posto di Piperis per dare
più qualità alla manovra dei padroni di casa, e al 12′ il Bitonto va vicinissimo
al vantaggio con Terrone che, imbeccato proprio dal neo entrato, calcia a rete
ma centra clamorosamente il palo. I neroverdi provano a sfruttare il momento
propizio, ma non riescono a essere continui nella manovra anche perché il Mola
non si assopisce e controlla senza particolari affanni. Al 27′, però, i ragazzi
di mister Fumai rischiano grosso quando Roselli spreca malamente davanti a
Verrelli, calciando a lato di piatto sinistro. Entra nella contesa anche
Capriati (in precedenza lo aveva fatto anche Loseto) per dare più peso in
attacco ma, nonostante la buona volontà, Verrelli deve soltanto gestire
l’ordinaria amministrazione.
Il Mola, invece, colpisce come un
veleno letale. È il 42′ quando Ventura, già match winner all’andata, sfrutta
alla perfezione una bella azione di Fumai sulla destra e insacca tutto solo di
testa alle spalle di De Blasio. È il gol che significa vittoria e
qualificazione per l’Atletico Mola, che ha dimostrato di essere tutt’altro che
una compagine di secondo piano. Ed è il gol che ammazza le speranze dei
neroverdi, che si spengono e dicono addio anzitempo a una competizione che
l’anno scorso, in Promozione, avevano portato a casa. Anche perché Verrelli è
superlativo, in pieno recupero, su una botta ravvicinata di Terrone. E serve
soltanto per le statistiche l’espulsione a gara terminata di Schirone.
I tifosi neroverdi escono tra i
primi mugugni e le prime polemiche. Ma è troppo presto per dare giudizi su una
squadra che è ancora agli albori della stagione, e che sta cercando di trovare
una sua identità. Certo, però, bisogna fare presto, perché l’Eccellenza non
aspetta.
E domenica, al “Città degli Ulivi”
arriva il Novoli.