Ripartire.
La
parola d’ordine in casa Us Bitonto dopo la brutta sconfitta di
domenica a domicilio contro il Bisceglie è quella di archiviare
quello che è stato e rimettersi in moto.
Sia
per dimostrare che i neroverdi non sono quelli visti qualche giorno
fa, ma i giocatori che hanno fatto divertire e sognare nelle prime 5
partite di campionato e in Coppa Italia contro un dream team come l’Altamura, rispedito prematuramente a casa.
Sia
per risalire la china in classifica, che adesso vede i ragazzi di
mister Modesto a 7 punti in classifica.
Sia
per tornare a sentire quel profumo di vittoria che manca dal 13
settembre, quando un gol di Fumarola ha mandato ko il Mola
attualmente seconda forza del campionato.
L’avversario
per rialzare la testa, però, è uno dei più scorbutici.
Il
Leverano, squadra esordiente in Eccellenza.
Reduce
dalla sconfitta sul campo del Grottaglie, navigante nei bassi posti
di classifica, con 6 punti in cascina, ma che in casa – campo in
terra battuta – ha già vinto due volte su tre battendo Mesagne e
Vieste.
A
rendere più complicato il tutto ci ha pensato anche il giudice
sportivo, che ha fermato Vincenzo Modesto e Francesco Rubini per due
turni (salteranno anche il derby con il Molfetta del 25 ottobre) e i
due Nicola, Roselli e De Santis, per un turno. Un problema non da
poco, perché in un colpo solo vengono a mancare una grande fetta di
qualità a centrocampo e un baluardo difensivo.
Assente
sarà anche Pignatta, out per un piccolo stiramento accusato domenica
dopo 20′, mentre sono da valutare le condizioni di Campanella e
Bonasia. Chisena, invece, dovrebbe essere disponibile.
Francesco
Modesto, dunque, avrà non pochi grattacapi per mandare in campo il
miglior Bitonto, domani alle 15.30.
«Ci
mancano 6-7 elementi per noi molto importanti – spiega
– ma chi scenderà
in campo farà sicuramente la sua partita, perché il Bitonto è un
gruppo. Sarà una partita molto difficile anche perché giocheremo su
un campaccio e troveremo un ambiente caldissimo».
Già,
ma cosa è successo domenica? Perché questo blackout? L’ex
allenatore del Bisceglie analizza a mente fredda. «Abbiamo
avuto un approccio superficiale – spiega
– e lo abbiamo
pagato non esprimendo il nostro solito modo di giocare. Loro non
hanno creato grossi problemi, ma noi li abbiamo mantenuti a galla
soprattutto nei duelli a centrocampo. E anche aver perso Pignatta
subito non ci ha agevolato in fase offensiva».
«Nel
secondo tempo poi – prosegue
– abbiamo
iniziato meglio, ma la negligenza dei miei calciatori è prevalsa,
facendosi espellere dentro e fuori dal campo, è questa è la nota
più negativa. Però anche stando in 10, abbiamo continuato a
giocare, ma con la giusta espulsione di Roselli tutto si è
complicato. Preoccupato? Il calo è stato sicuramente mentale, anche
se è chiaro che dopo il tour de force di queste settimane qualcuno
ha accusato la stanchezza».
Anche Alessandro Barbone, il mister in seconda, ha la stessa visione.
«Credo
che dopo sette partite ad altissimo livello tra campionato e coppa,
un leggero calo di 45 minuti ci può anche stare. È un calo
fisiologico, perché in 200 anni di calcio, mai nessuna squadra ha
giocato tutte le partite al 100 per cento. Domani è una partita
delicata perché il
campo è in terra battuta, e abbiamo un po’ di infortunati e
squalificati. Ma l’importante è l’anima della squadra, e noi
crediamo molto in tutti».
Modesto,
poi, chiede una mano ai tifosi, quelli davvero attaccati ai colori
neroverdi. «Devono
starci vicino in un momento così delicato. Dobbiamo remare tutti
dalla stessa parte».