Da Pasquale Minenna, Responsabile dello Sport e Comunicazione – Associazione Polivalente “PraticaMente” riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Nell’ambito della promozione e realizzazione di attività culturali e di tempo libero, l’Associazione Polivalente “PraticaMente” al fine di portare a conoscenza eventi e personalità che hanno dedicato la maggior parte della loro vita a varie attività, contribuendo in tal modo ad uno sviluppo notevole nei rispettivi campi e nobilitando le coscienze comuni, organizza il 02 Novembre 2014 alle ore 15:30 presso il Centro Sportivo “Bellavista Soccer”, il Memorial di Calcio a 7 dedicato al nostro caro e compianto concittadino Lorenzo Rilievo.
Lorenzo Rilievo nasce a Bitonto il 27 Maggio del 1962, figlio di una generazione alquanto sfortunata dal punto di vista della profilassi medica. Già da neonato soffre delle più comuni malattie dell’epoca che l’hanno falcidiato dal punto di vista fisico. Inoltre dopo un consulto ortopedico, gli viene diagnosticata una “Paraparesi spastica” o “malattia di Strumpell-Lorrain”, che gli procura rigidità e spasticità alla muscolatura degli arti inferiori.
I genitori di Lorenzo non si arrendono e all’età di dieci anni lo portano in Germania dove viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico che gli consente di camminare con sufficiente equilibrio seppur a fatica. Ed è proprio la tenacia che caratterizza la famiglia Rilievo, la volontà di non rassegnarsi e darsi per vinti nonostante la vita abbia riservato a Lorenzo un cammino non facile.
Attivo nel campo del volontariato sociale, fa del suo handicap che lo costringe a trascinare le gambe con sforzo fisico non indifferente, il punto di forza. Auto-ironico fino allo sfinimento, scherzava e non poco sul suo “modo di camminare”, dimostrazione e fulgido esempio che la volontà di combattere emerge e sovrasta qualunque sia la problematica.
La stessa forza e tenacia che investe nei ragazzi: è promotore e organizzatore negli anni a venire di numerosi tornei di calcio a livello amatoriale. L’amore per i giovani è sconfinato e lo ripaga seppur in minima parte, delle sfortune patite in vita.
Lorenzo ha contribuito con altruismo e vigore non comune alla creazione di uno spirito improntato alla pura consapevolezza sportiva, iniziando generazioni di adolescenti al “gioco più bello del mondo”, generando in ciascuno il sentimento solidale e di appartenenza alla comunità, unendo ragazzi provenienti dalle più disparate fasce e superando in tal modo quell’arcaico sistema di divisione sociale.
Lorenzo rappresenta un tangibile esempio per le nuove leve che si affacciano nel mondo dello sport nostrano, un esempio a cui ispirarsi per scuotere le coscienze sociali ancora oggi afflitte dal vasto e incalzante problema del degrado giovanile. Una persona, un comune concittadino che ha combattuto la sua battaglia instillando nelle giovani menti la voglia di lottare e confrontarsi nel rispetto reciproco, divertendosi allo stesso tempo, calciando un pallone e superando ogni qualsivoglia pregiudizio.
La voglia di lottare su “ogni singolo pallone” non spegne il sorriso di Lorenzo nemmeno dopo l’ennesima tragica diagnosi: carcinoma alla rinofaringe. Nonostante l’aggravarsi delle condizioni di salute rese ancor più precarie dai conseguenti problemi respiratori e uditivi, non perde la voglia di lottare così come ricorda la signora Francesca Caiati, madre e testimone della breve e intensa vita di Lorenzo.
Se ne va senza far troppo rumore il 6 Ottobre del 2012, dopo aver vissuto fino all’ultimo istante della sua preziosa vita accanto alla famiglia che negli anni l’ha affiancato nelle battaglie contro le malattie che ne hanno pregiudicato il fisico ma non l’incrollabile volontà.
I ragazzi di ieri, coloro a cui ha insegnato l’amore per questo sport che anch’egli praticava nello spirito e negli occhi dei suoi allievi, quei ragazzi oggi adulti, lo ricordano nella maniera preferita da Lorenzo: il calcio.
Quattro squadre si affronteranno in un quadrangolare di calcio a 7 annoverandone fra i membri, molti dei ragazzi che hanno avuto la fortuna di conoscere e giocare con Lorenzo negli anni passati. Un ricordo che rimane vivo nei cuori di ognuno di quei “giovinetti” che ne continuano l’opera, insegnando alle future generazioni l’importanza della reciprocità e del superamento delle barriere comportamentali, divertendosi a calciare il pallone nel pieno rispetto reciproco e nella gioia di stare insieme.
Lorenzo ne sarebbe sicuramente orgoglioso…