Importante
e meritata vittoria per i neroverdi che, sul neutro di San Pio, hanno
la meglio (1 – 2) sul Giovinazzo e restano così in cima alla
classifica con 19 punti assieme allo Sporting Altamura.
In
una partita nervosa, maschia e vibrante, bella prova di carattere
della squadra di mister di Venere che, seppur non mostrando un grande
calcio e priva di Roselli e Foggetti, ha buttato il cuore e la grinta
oltre l’ostacolo, salendo in cattedra dopo un inizio di gara sofferto
e segnando nella ripresa (per la prima volta in stagione, meglio
della prima frazione) le reti della vittoria. Su tutti ancora una
volta Nando Terrone, che pur restando a secco è stato il migliore
dei suoi combattendo su ogni palla e autentica spina nel fianco della
retroguardia di casa, che non ha usato maniere spiccie per fermarlo.
Sugli scudi anche Vincenzo Modesto, autore di un gol da cineteca che
riscatta le due occasioni divorate prima della rete.
Di
Venere non snatura il 4-2-3-1 iniziale, recupera Sangirardi
a centrocampo a fianco di Piperis, preferisce Cifaratti sulla destra
e mette alle spalle di Terrone il trio Lomuscio – Modesto e
Belviso.
Partono
meglio i padroni di casa, che nel primo quarto d’ora si rendono
pericolosi con una punizione da fuori di Di Bari e un colpo di testa
appena alto sulla traversa di Marzella in anticipo su Lattanzi dopo
una bella azione sulla sinistra di Bartoli. Il Bitonto parte in
sordina, ma con il passare dei minuti carbura e al 22′ ci prova prima
con Modesto e poi con Terrone. Al 31′, invece, è grave la chance
fallita dal fantasista neroverde che, servito da un retropassaggio
avversario, spreca da favorevolissima posizione. Due giri di orologio
dopo, è Lattanzi a salvare il risultato salvando in uscita su
Bartoli bravo a sfruttare un’incertezza di Pazienza.
0
– 0 all’intervallo. Il secondo tempo è un altro Bitonto: più
pimpante, più cattivo e più presente in campo. Al 16′ arriva il
vantaggio: azione prolungata al limite dell’area di rigore del
Giovinazzo, palla a Modesto che difende palla e da fuori lascia
partire un tiro non potente ma preciso che non lascia scampo a
Mongelli. La capolista legittima e tenta il raddoppio con Belviso a
metà frazione, ma la sua conclusione è alle stelle. Mezz’ora e
arriva il raddoppio: angolo dalla sinistra, palla spizzata da Terrone
per l’appena entrato Rizzi che di potenza insacca. Primo sussulto per
il giovanissimo centrocampista nostrano.
Di
gran fattura due minuti dopo la rete del Giovinazzo, con Di Tullio che da 35 metri scarica al volo alle spalle di Lattanzi. È un gol
effimero, perchè è il Bitonto a sfiorare la terza rete con la
traversa di Sangirardi con una punizione dal limite dell’area a fil
di sirena.
Poco
male. I tre punti non sfuggono a un Bitonto cinico, operaio e sempre
più faccia del suo condottiero.
Domenica importante scontro al vertice: al “Città degli Ulivi” arriva il
Cellamare, terzo in classifica a tre lunghezze dai bitontini. Un
primo snodo cruciale e di maturità niente male per la banda
neroverde.