«Non possiamo accettare l’epiteto di tifosi
facinorosi».
Francesco Morgese è un uomo il cui aspetto può trarre
in inganno. Di primo acchito può sembrare una persona che cerca la rissa,
facilmente irascibile e pronto alla battaglia. In realtà, ha grande passione
per quello che fa, ci mette tanta grinta e cuore e, soprattutto, la faccia.
Soprattutto quando si tratta di difendere l’U.S. Bitonto prima e i supporters
poi dopo le tre ammende consecutive decise dal giudice sportivo. 200 euro per
lancio di petardi nella partita contro il Giovinazzo a San Pio il 27 ottobre
scorso. Altri 200 euro per la sfida in casa contro il Cellamare del 3 novembre
per comportamento non proprio esemplare di Morgese nei confronti di un
calciatore del Cellamare. 100 euro, infine, per un (falso) lancio di
bottigliette ai danni del guardalinee nel match contro la Real Bat di domenica
scorsa.
«Nel post partita contro il Cellamare ho avuto un
comportamento non corretto – si scusa il direttore sportivo neroverde – e
di questo chiedo scusa alla società e ai tifosi per i danni procurati. Nella
gara di domenica scorsa, invece, la bottiglietta è stata lanciata da un tifoso
di casa dopo il rigore fallito da un loro giocatore. E non vedo quindi i motivi
della nostra ammenda». Per la quale, ha già fatto sapere il presidente
onorario Francesco Paolo Noviello in un post su facebook, la società è pronta a
presentare reclamo.
«I nostri tifosi non sono facinorosi o casinisti – ragiona
Morgese – e non possono passare per tali soltanto perché hanno una passione
per la loro squadra che dimostrano su ogni campo, anche quelli più lontani.
Sono il dodicesimo uomo».
Prevenzione nei loro confronti? L’ex
giocatore neroverde non ci crede e non vuole sentire tristi riferimenti a
episodi passati. «Quando andiamo a
giocare fuori casa c’è grande attesa e curiosità per l’arrivo dei nostri
supporters – racconta Morgese – perchè
sono tutti sorpresi dal loro calore e voglia di seguirci ovunque».
Chiaro il concetto, allora:
certamente appassionati e un po’ focosi, ma non facinorosi.
E sempre in tema di tifosi, il
direttore sportivo non nasconde la delusione per il flop (fino a questo
momento) della vendita degli abbonamenti. Cifre ufficiali parlano di una cinquantina
venduti, «che sinceramente sono pochi perché
il calcio non deve essere interesse ma una passione». Pochi abbonamenti,
purtroppo, fanno rima con altrettanto risicati spettatori paganti, sempre
sparuti nonostante la squadra viaggi a gonfie vele in testa alla classifica.
La delusione di Morgese, infine,
deriva anche dall’assenza delle istituzioni, «che fanno ben poco per aggiustare le docce e per l’agibilità dei fari,
che ci impedisce di giocare di sera».
La squadra, frattanto, continua la
preparazione in vista della gara casalinga di domani contro il fanalino di coda
Lucera. Mister di Venere dovrà certamente fare a meno ancora di Cifaratti, Bonasia,
Modesto, Nico Roselli e Foggetti.