Nell’immediata
vigilia, Muzio Di Venere, il mister
neroverde, aveva chiesto ai suoi di essere una squadra operaia, che ribattesse
colpo su colpo agli argomenti dell’avversario e di non avere alcun tipo di
timore, anche se davanti c’era la capolista.
E
l’Us Bitonto che esce dalla trasferta di Viesteè anche di più, perché oltre a strappare un ottimo pareggio (1 – 1), deve recriminare per una
prestazione davvero eccellente che avrebbe meritato l’intera posta in palio.
Perché, quando in casa della prima in classifica vai in vantaggio, subisci il
pareggio, giochi un primo tempo alla pari, domini oltre metà del secondo tempo
(gol salvato sulla linea, grande intervento del portiere ospite, rigore non
concesso, e traversa) il rammarico è davvero tanto. Accanto al quale, però, c’è
la consapevolezza che, dopo il blitz di Francavilla, il Bitonto sembra aver
intrapreso la corsia giusta.
La
partita. Squadra che vince non si cambia, e Di
Venere schiera gli stessi uomini di domenica scorsa, eccezion fatta per il
rientro di Montrone al centro della
difesa accanto a Naglieri, con lo
spostamento di Bonasia sulla
sinistra. A centrocampo confermati Sangirardi,Piperis e Caringella, con Rosellia imbeccare Palazzo e Terrone.
La
gara è subito combattuta e si sblocca al 20′con una magia di Nicola Roselli, che
direttamente da calcio d’angolo trova la marcatura beffando Tucci. Il vantaggio
dura poco perché al 31′ i foggiani
riequilibrano il match con Augelli,
che sfrutta una uscita poco felice di De Blasio.
Il
primo tempo scorre via senza altri sussulti.
Nella
ripresa, invece, sono ben altri i ritmi. Per i primi 25′, è super Bitonto che
domina la contesa e sfiora più volte il raddoppio. Dapprima due volte con
Piperis, che prima vede il colpo di testa salvato sulla linea da Salierno e poi
la conclusione da fuori salvata da un intervento prodigioso di Tucci; poi con
Naglieri, che su azione da calcio d’angolo viene atterrato prima di calciare,
ma il direttore di gara, Carlo Palmisano di Taranto, lascia proseguire, e più
tardi non punisce con il rosso un intervento su Palazzo lanciato a rete.
Passato
il momento difficile, gli uomini di Olivieri provano a gettare la testa fuori
dal guscio ma il Bitonto è pimpante e controlla agevolmente, e grida alla
sfortuna quando Giuseppe Triozzi, il giovane terzino destro classe ’96,
diventato inamovibile con l’arrivo di Di Venere, centra in pieno la traversa.
Nel finale si esalta anche De Blasio, che evita una sconfitta che sarebbe stata
beffarda uscendo alla grande su Augelli, strozzando l’urlo del gol ai tifosi di
casa.
Il
pareggio è più che giusto, e i generali lo accettano con piacere. Ma qui a
Vieste la capolista ha rischiato contro un Bitonto gagliardo. Che resta a
centroclassifica portandosi a 12 punti, di cui ben 9 consecutivi.
E
domenica altra sfida d’alta quota e dai tanti ricordi. Al “Città degli Ulivi”
arriva la Vigor Trani, seconda forza del campionato, e unica squadra ancora
imbattuta.
Un derby che si prospetta adrenalitico.
Negli
spogliatoi. «Abbiamo disputato una grande gara – commenta
Di Venere – perché sapevamo che se avessimo giocato passivamente avremmo
perso. Invece siamo stati bravi ad avere personalità, convinzione e a ribattere
colpo su colpo. Peccato perché forse, con il bellissimo secondo tempo
disputato, si poteva anche vincere. Ma è un ottimo punto su un campo davvero
difficile. Naglieri? L’arbitro ha sbagliato, ma lui poteva tirare prima e
magari avrebbe fatto gol. Il Trani? Iniziamo a pensarci da domani, ma ci
prepareremo al meglio».
Soddisfatto
anche lo stantuffo Michele Piperis, che parla di «punto guadagnato
nonostante un po’ di sfortuna».