Perdere,
nel calcio, fa sempre male. Soprattuto quando si fa rumore.
E
la sconfitta di ieri del Bitonto contro il Team Altamura, nel big
match del 16esimo turno del Campionato di Eccellenza, non può
passare in secondo piano.
Perché
significa fine dell’imbattibilità dopo 14 partite e 34 punti
racimolati, e iniziata, guarda caso, proprio all’indomani del primo
ko contro i murgiani, l’11 settembre.
Perché
vuol dire prima sconfitta in trasferta, abbandono della vetta della
classifica a vantaggio dell’Audace Cerignola, caduta fino al terzo
posto perché anche gli altamurani sorpassano i neroverdi, che devono
stare attenti al ritorno del Casarano, due punti più sotto.
Perché
emblema di un dicembre difficile in cui Zotti e compagni hanno
racimolato soltanto sei punti su 12 disponibili, vincendo soltanto
una partita, pareggiandone tre e perdendone una. Il Bitonto non vince
da tre gare e sempre nelle ultime tre si è fatta infilare per ben
cinque volte, sette nelle ultime cinque. Troppo per una difesa che
fino al 20 novembre vantava di avere una imbattibilità di oltre
850′.
E’
inutile negarlo.
I
leoncelli di casa nostra sono meno brillanti rispetto a un mese fa, e
sfortunati con gli infortuni e squalifiche (ieri fuori Cantatore,
Elia, Camasta, Turitto, con Zotti e Bonasia non meglio. Troppi per
fronteggiare alla pari una compagine formata da Fiorentino,
Montemurro, Rana, Del Core, Di Senso, Logrieco, Sisalli, e altri), e
con gli episodi di gioco.
Ieri
pomeriggio, nel “nuovo” Tonino D’Angelo, i De Candia boys non
hanno affatto sfigurato, giocato alla pari per tutta la partita – e
meglio rispetto alla opaca prova di Galatina – ma sono stati puniti
da un Altamura cinico e spietato che ha colpito a fine primo tempo
con Del Core (terzo gol ai neroverdi, dopo i due all’andata) e Rana a
principio di secondo tempo, e recriminano per un rigore negato a
Terrone e un goal annullato a Zotti. Già sul punteggio di 2-0.
I
numeri, però, parlano di un Bitonto che sotto l’albero si ritrova a
inseguire Cerignola (37 punti) e Altamura (36 punti), le due
corazzate date per favoritissime a inizio stagione.
E
sempre i numeri dicono che, dopo metà Campionato, i ragazzi del
presidente Tina Aluisio sono stati grandi, grandissimi con le
“piccole” (ma fanno rumore i successi a Barletta e Vieste), e
piccoli con le grandissime Altamura, Cerignola e Casarano,
racimolando “soltanto” due punti su 12 disponibili.
Ma
il discorso è sempre quello. Chi era pronto a scommettere che i
leoncelli, dopo l’ultima tribolata stagione, avrebbero messo i
bastoni tra le ruote ad avversari di così tal portata?
Ecco
perché adesso non ci sarebbe peggior sconfitta che mollare tutto e
arrendersi. Già dal rientro, in casa contro il Novoli l’8 gennaio,
si deve riprendere a correre e vincere.
Parla
il presidente. E
il primo a suonare la carica è proprio il presidente Tina Aluisio.
“Non
sono preoccupata per questo momento difficile – dice
– anche
perché mancano ancora 14 partite da disputare. Ieri, nonostante le
assenze, abbiamo disputato una bella partita, anche se mi dispiace
che l’arbitraggio non sia stato giusto. Le regole valgono per tutti,
e perché allora non ci fischiano quello che è giusto? Noi restiamo
uniti e non molliamo niente”.