È polemica rovente tra
i “Quei vecchi ultras… del 1921” e la Figc Puglia, dopo la
decisione di quest’ultima di anticipare l’orario della finale di
Coppa Italia Promozione, in programma giovedì, dalle 18 alle 15.
Decisione, in effetti,
per certi versi incomprensibile, visto che è stata la stessa
federazione a diramare un comunicato in cui “informava” le
tifoserie e le società che si sarebbe giocato nel tardo pomeriggio.
Come è giusto che sia.
Invece, nella serata di
giovedì, un improvviso e poco chiaro dietrofront. Che non va giù ai
tifosi neroverdi.
«Apprendiamo
con sconcerto che l’orario della finale di Coppa Italia Promozione
2013-2014 è stato spostato dalle 18 alle 15. Auspichiamo, che le
dirigenze del Bitonto e dello Sporting Altamura, insieme alla Figc
Puglia, possano trovare un altro impianto sportivo idoneo a poter
ospitare un evento così importante in orario serale. Altrimenti ne
andrebbe di mezzo il tifo e la festa che una manifestazione di questo
tipo merita. Confidiamo si possa trovare una soluzione migliore»,scrivono
in un comunicato i supporters cittadini.
A
far cambiare idea al presidente Vito Tisci e allo staff federale
sarebbe stato un sopralluogo fatto al campo di Rutigliano (sede
della finale, e dichiarato a norma dalla stessa Figc fin da inizio
stagione) che avrebbe certificato l’impossibilità dell’impianto di
illuminazione di poter garantire lo svolgimento di una gara in
notturna.
Le
due società, U.S. Bitonto e Sporting Altamura, starebbero cercando
di trovare una soluzione alternativa (si lavorerà anche in queste
ore in tal senso), ma sembra difficile un ulteriore cambiamento di
orario.
Da
sottolineare, infine, il comportamento non certo adamantino della
federazione calcistica pugliese che, oltre all’incredibile marcia
indietro, ha avuto un comportamento “pilatesco” sulla scelta
della sede, perché ha lasciato libera iniziativa alle finaliste senza indicare lei stessa una città precisa. E in tutto questo,
inoltre, ha anche detto “no” all’iniziale richiesta del campo di
Andria, scartato per evitare le proteste dei tifosi andriesi proprio
nei suoi confronti.