Tre punti con il minimo sforzo e il Bitonto riprende a galoppare.
Nella domenica in cui pareggia lo Sporting Altamura, perdono malamente Cellamare e Corato, impatta il Real Modugno e vince soltanto il Canosa, i neroverdi rafforzano la leadership grazie a un lampo di Giuseppe Capriati al 30′ del primo tempo.
Al “Città degli Ulivi” è 1 – 0 contro il Real Bat in una partita non di certo memorabile.
Quasi sicuramente con la testa già alla partitissima di giovedì contro l’Altamura nella finale di Coppa Italia, la capolista non incanta i suoi tifosi e gioca una partita al cloroformio, con pochissime idee, tiri in porta ed emozioni. Ma, come le grandi squadre, ha trovato il gol vittoria nell’unico tiro in porta.
Di Venere recupera Modesto e Sangirardi ma decide di risparmiare Bonasia e Terrone. Così sulla fascia gioca Pazienza, mentre a fare la punta centrale ci pensa Capriati, supportato da Roselli, Modesto e Lomuscio.
Fin dalle prime battute, sono gli ospiti a fare la partita spinti dalla classe e dall’estro di Ricco, e creano tre importanti situazioni nei primi 10′. Il primo squillo dei padroni di casa è al 20′, e porta la firma di Pazienza da azione confusa da calcio d’angolo. Ben più pericolosa, sette giri di orologio più tardi, è l’azione creata sull’asse Roselli – Capriati, con quest’ultimo che servito centralmente supera anche Cilli ma si allarga permettendo alla difesa barlettana di salvarsi.
Alla mezz’ora, però, l’ex attaccante del Mola non perdona. Lancio di 70 metri di Lattanzi, Cormio va a vuoto, e palla a Capriati che batte l’estremo difensore in uscita con un delizioso tocco sotto. Terza rete in campionato per l’attaccante barese, ai quali vanno aggiunti i due di Coppa. La prima frazione, poi, registra un tentativo maldestro di Ricco (43′) e un tiro alle stelle di Lomuscio dopo azione travolgente di Modesto sulla destra.
Nella ripresa, il Bitonto fa ancora meno. Lascia l’iniziativa agli avversari e si limita a contenere sortite che in realtà si contano con il contagocce. Vuoi perché Modesto e compagni concedono ben poco, vuoi perché gli avversari si dimostrano mollicci davanti. E così, dopo mezz’ora abbondante di pennicchella, al 32′ è Belviso a svegliare dal torpore con una conclusione alle stelle dopo una imbeccata bello stile di Roselli. Il giovane attaccante è impreciso anche 4′ dopo, sciupando malamente un cross di Pazienza. Gli ultimi minuti, invece, sono ravvivati dal direttore di gara, Ruggiero di Brindisi, che manda anzitempo negli spogliatoi Muzio di Venere e Vincenzo Modesto.
Pur non facendo molto, dunque, il Bitonto torna alla vittoria (la 20° in campionato, l’11° a domicilio) e compie un passo forse decisivo verso l’Eccellenza. La classifica, infatti, non ammette replica: U.S. Bitonto 63 (e una partita in meno), Sporting Altamura 54, Corato, Cellamare e Canosa 49. E al traguardo mancano 9 partite.
E, a proposito di traguardo, giovedì c’è la possibilità di centrare il primo trofeo della storia neroverde. A Rutigliano c’è la finale di Coppa Italia contro lo Sporting Altamura, la grande rivale della stagione.
Juniores. Sconfitta e “minacce”. Sabato da dimenticare, invece, per la Juniores, battuta malamente dalla Fidelis Andria con un eloquente 3 – 0. Ad Andria però a perdere è stato il calcio, perché i giovani neroverdi sono stati costretti a subire pesanti minacce verbali e fisiche (con tanto di tentativo di lancio di bottigliette) da parte di un gruppo di individui della squadra di casa non registrati nelle liste da consegnare all’arbitro a inizio partita. Al termine della contesa, sono arrivate prontamente le scuse da parte della dirigenza di casa, ma la faccia ormai era stata già persa.
E sabato c’è il derby contro l’Omnia.