In un “Nicola Rossiello” deserto per necessità, un Brindisi imperioso a metà viene frenato da un Bitonto giovane e fiero. Che, però, perde il suo cannoniere e leader Loris Palazzo, uscito al 24′ per frattura al malleolo, in un duro contrasto dinanzi al quale Selva di Alghero è rimasto incredibilmente afono. Mister Valeriano Loseto si affida al gattesco Petrarca fra i pali, Maginot difensiva con Gomes, Silletti e Tangorre, Spinelli direttore d’orchestra nel mezzo, grintosi musicanti Clemente e Cardore, cursori instancabili Riefolo e Chiaradia, davanti il capitano e Figliolia. Ciro Danucci risponde con Vismara in porta, Gorzelewski e Baldan sentinelle, Opoola, l’ex D’Anna e Felleca compongono la batteria di trequartisti al servizio di Favetta. Si parte al 5′ con un sinistro di Cardore dal limite poco convinto, blocca Vismara. Al 10′ serpentina irresistibile di Palazzo sulla fascia mancina e conclusione alta. Della vis pugnandi serpeggiante fra le zolle artificiali fanno le spese Valenti e Favetta, rimpiazzati da Esposito e Santoro, già stato leoncello. Dopo la mezza, destro radente di Felleca dai trenta metri, Petrarca smanaccia in angolo. Subito dopo, bis di Felleca e replica Petrarca abbrancando in presa.
Cross da sinistra al 37′ e incornata di Figliolia deviata. Al tre primi dall’intervallo, Gomes abbatte un ispirato Felleca in area: rigore. Il fantasista dal dischetto spedisce il cuoio in orbita. Allo scadere, prima tocco illegale di D’Anna in area altrui su inzuccata del brasiliano, poi botta di Ceesay da fuori, Petrarca si slancia e si rifugia in corner. Incipit del recupero: pallone che spiove dalla bandierina, torre sporca di Gorzelewski che travolge Tangorre e tap in ravvicinato vincente di Esposito: vantaggio biancazzurro. Nella ripresa, ancora occasione per gli ospiti, su invito di Santoro penalty in movimento sempre di Felleca che ciabatta sul fondo.
Minuto 5: contropiede lesto di Opoola e uscita stoica di Petrarca che scherma il tiro. All’8, il pareggio: punizione letale dai 20 metri e pennellata magica all’incrocio di Maffei. L’allenatore biancazzurro paga una stolta albagia col rosso. Ci riprova il dieci neroverde dallo spigolo mancino: a lato d’un soffio. Alla mezzora, siluro da distanza siderale di D’Anna, la punta delle dita di Petrarca e la traversa frantumata salvano i padroni di casa. Qualche istante dal triplice fischio, tocco fievole di Mancarella nell’area piccola e Petrarca ci mette sopra i guantoni. I leoni restano nel cuore della classifica, con i playout che si rimpiccioliscono sempre più nello specchietto retrovisore.