Le parole chiave del sabato pomeriggio, recupero della 15esima giornata di Campionato – ultima del girone di andata – non disputata prima l’8 dicembre e poi il 4 gennaio, sono sofferenza e cinicità.
La prima è quella che ha accompagnato la Polisportiva Five Bitonto per tutto il primo tempo, seppur chiuso sul doppio vantaggio. Nei primi 20’, infatti, Antonio Camporeale e compagni hanno sofferto e non poco l’intraprendenza, la baldanzosità, la miglior disposizione tattica e la maggior grinta di un avversario, la Futsal Andria, sì pienissima di defezioni ma anche vogliosa di far il colpo gobbo in casa del vecchio condottiero in panchina. I neroverdi sono apparsi nervosi, poco lucidi nel far girare la palla, imprecisi, un po’ contratti e mollicci sui contrasti. Ma grazie alle parate del capitano/portiere, alla imprecisione avversaria sotto porta, un pizzico di fortuna e bravura (salvataggio sulla linea di De Liso), non si è capitolato.
C’è poi la cinicità che, soprattutto nella prima frazione, ha sconfitto la sofferenza e consentito ai leoncelli di portare a casa una partita che non era qualunque. Ed essere cinici, nel calcio, vuol dire anche essere maturi, soprattutto se lo fai quando devi. Nel momento di maggior attacco avversario.
Perché è così che sono arrivati quasi tutte le reti, cinque, dei padroni di casa.
Morale della favola, allora, Polisportiva Five Bitonto – Futsal Andria è stata una partita seria. Angusta. Spigolosa. In cui i biancoazzurri, nonostante le assenze, hanno fatto davvero una buona impressione, anche se i conti, alla fine, tornano sempre per i leoncelli, che al fischio finale trionfano 5-2. Cosa vuol dire questa vittoria? Un elenco interminabile di cose. Secondo posto in Classifica con 41 punti, insieme all’Ostuni, e a due punti dalla vetta. Con una partita in più, certo. Quinta vittoria consecutiva (Taranto, Barletta, Brindisi, Trulli e Grotte, Andria) davanti al pubblico amico. Nona in 11 apparizioni casalinghe. Cinque squilli su sei nel 2019. Roba da ordalia pura. Da goduria infinita.
Ed esulta anche lui, mister Danilo Danisi, che con il successo di sabato raggiunge il record di punti mai conquistato nel girone di andata: ben 25, due punti in più rispetto alla scorsa stagione. Dove sedeva? Nella città del museo del confetto, chiaramente.
Il Bitonto, insomma, sta vivendo un momento magico.
E, nella gara degli ex tra campo, panchina e dirigenza, a indirizzarla sui binari della città dell’olio e del sollievo sono stati due di coloro che hanno cambiato casacca. Camporeale, certo, dominatore nel primo tempo e anche un po’ nel secondo. Michele De Liso, autore della tripletta decisiva, e ancora d’oro dopo il colpo da tre punti contro il Trulli e Grotte.
Ad aprire le danze è stato, però, Sergio Decillis, al decimo acuto in casacca neroverde, bravissimo a battere il portiere ospite da azione di calcio d’angolo. La prima parte di gara, però, l’abbiamo descritta. Molta più Andria che Bitonto, ma gli ospiti sprecano troppo e, poco prima del cambio di campo, incassano la seconda rete, frutto di un contropiede da manuale imbastito da Decillis e chiuso da De Liso.
La seconda parte di contesa è un po’ più equilibrata. L’Andria non cambia registro, ma il Bitonto mostra qualche muscolo in più e tutto diventa gagliardo. Non ci si annoia, perché ci sono anche le reti. De Liso firma il 3-0 con lo scavetto al portiere, repertorio tipico della casa. Iodice il 3-1 con una punizione da fuori. Luigi Giancola è l’autore del poker, con gli avversari in inferiorità numerica per l’espulsione di Cristiani. Ancora Iodice per il 4-2, mentre la parola fine la mette ancora De Liso con una gran sventola da fuori.
Il pallottoliere segna che si è sul 5-2.
Game over al “Paolo Borsellino”.
Sabato altro giro altra corsa. La numero 23. Sempre al Palazzetto amico. La Polisportiva affronterà il Monte Sant’Angelo, avversario da prendere assolutamente con le pinze.
Perché sbagliare, a due mesi dal rompete le righe, può essere tremendamente esiziale.