Partiamo dalle cose che sappiamo. E cioè da tutto ciò che ci ha fornito, nei giorni scorsi, la Lega nazionale dei dilettanti.
Per questa stagione, come ampiamente prevedibile, non si tornerà più a calcare e calciare nei parquet regionali e nazionali, dove in realtà era tutto fermo da marzo.
Significa, allora, che gli appassionati del calcio a 5 femminile non vedranno più le parate salvifiche di Maria Giovanna Tempesta. Gli interventi decisivi in difesa di Sabrina Papapicco. Gli assist e i tocchi di sinistro del capitano Flora La Rossa. Le sgroppate imprendibili sulle corsie di laterali di Alessandra Mazzaro. Le marcature tutta classe di Giovanna Buono. Il furetto Barbara Minafra. La potenza fisica di Carmela Anaclerio. E tutte le altre nostre leoncelle che ci hanno fatto emozionare in lungo e largo da settembre al principio della primavera. In Campionato come in Coppa Puglia, sfuggita all’ultimo atto in quel di Cisternino.
Il Consiglio direttivo della Lega nazionale Dilettanti, allora, ha messo a punto le proposte che saranno portate al vaglio del prossimo Consiglio federale, in ordine ai meccanismi di conclusione dei campionati nazionali e regionali, per la necessaria ratifica.
E dalla serie D fino al futsal in rosa, si è proposto “la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del Campionato, prevedendo in questo modo la promozione delle prime classificate di ciascun girone. Tra le richieste, anche quella relativa a una graduatoria di merito per gli eventuali ripescaggi laddove si verificasse una carenza di organico, sempre tenendo conto di privilegiare il valore primario del merito sportivo. Analogamente per quanto attiene le attività di calcio a 5 nazionali e il campionato di Serie C di calcio femminile, il Consiglio direttivo proporrà alla FIGC di applicare i medesimi criteri relativi al merito o al demerito sportivo”.
Mettendolo in pratica alle leoncelle, cosa significa tutto ciò? Essenzialmente due cose. Una sicura. L’altra probabile, ma ancora tutta da definire.
La certezza, allora, è che le neroverdi del patron Silvano Intini – se il Consiglio federale dovesse confermare le proposte della Lega – non saliranno direttamente in serie A2 perché la classifica, finchè ci siamo divertiti, dice tutt’altro. Che a sette partite dalla bandiera a scacchi, a comandare la serie C regionale era il New Cap Sammichele, con sei lunghezze di vantaggio – e aggiungiamoci pure una partita in più – proprio sulla Polisportiva Bitonto e nove sulla Soccer Altamura. A essere promosse, allora, con merito, saranno le sammicheline, che hanno vinto pure la Coppa Italia, sempre contro La Rossa e compagne il dì dell’Epifania.
Entra in gioco, quindi, la probabilità, mai tanto vicina alla speranza, al fascino e all’attesa.
Il Bitonto, allora, potrebbe sperare – e, stando ai ben informati, c’è una buona percentuale che questo accada – di accedere al salto di categoria tramite il ripescaggio. Ma questa è un’altra pagina che ci farà stare con il fiato sospeso in questa estate bollente e tutta da vivere.
Chissà che, dopo il calcio a 11, il calcio a 5 maschile, anche il futsal femminile possa raggiungere la Storia (rigorosamente con la S maiuscola) per la prima volta.