Fondamentale e bellissima, soprattutto per come è arrivata.
Non ci sono altri aggettivi per definire la vittoria di ieri pomeriggio delle leoncelle, che hanno detto la loro, con fatica, qualche cerotto (infortuni da valutare arrivati a gara in corso per Marfil Errico e Grecia Fontela) e pure senza Joana Azevedo, sul difficile campo del New Cap 74, dimostratosi avversario di valore, qualità e sostanza.
I tre punti, questi tre punti (sono 58 in classifica dopo 21 partite e le vittorie 19), hanno un sapore diverso perché non portano soltanto le (solite) firma di tecnica, qualità, quantità e ferocia, tutte doti peculiari del Dream Team di Michele Pannarale, ma ha un altro tratto somatico. Quello del cuore, gettato davvero oltre gli ostacoli.
Stanchezza in primis, perché non va dimenticato che la stagione della Polisportiva è stata a tutto gas fin da ottobre, ma che è stata fitta di impegni infrasettimanali tra gennaio e, soprattutto febbraio, per recuperare le non poche partite saltate a novembre per Covid.
Assenze poi, perché la mancanza del cecchino Azevedo allo start e poi di Errico e Fontela nel mentre, ha impedito a Pannarale di far ruotare il gruppo durante la contesa con tutto il roster a disposizione.
Avversario quindi, perché le sammicheline (out Corriero e La Fortezza) hanno dato filo da torcere a Mariagiovanna Tempesta e compagne fino all’ultimissimo, arrendendosi soltanto di un goal.
Al “PalaGravinese”, infatti, è finita 2-1, ed è la vittoria con il più piccolo scarto del Bitonto in questo Campionato. I numeri, infatti, dicono che le neroverdi hanno vinto 19 volte: 16 con uno scarto di almeno quattro reti, 2 con tre reti e una sola di misura.
La contesa è stata davvero tale, per tutti i 40’. Il Bitonto parte subito come sa e quindi aggredendo, recriminando per la traversa da fuori di Nancy Loth, ma poi si cambia ritmo e a segnare sono le padrone di casa con il decimo squillo di Roberta Fatiguso. Degna conseguenza di un film che vede il New Cap difendersi bene, con ordine, senza concedere spazi, compatto e che in contropiede arriva più volte a sporcare i guantoni di Gabriella Tardelli, salvifica a tenere in piedi le sue. Le ospiti invece sembrano un po’ impacciate e sbagliano non poco in fase di impostazione e passaggio e il giro palla non è rapidissimo come in altre circostanze.
Il pareggio arriva a fil di sirena per merito del goalkeeper brasiliano, che direttamente dalla propria porta non lascia scampo alla “collega”, ex neroverde, Maria Arciuli.
Nella seconda parte di contesa, le leoncelle arrivano con maggiore frequenza dalle parti dell’estremo difensore biancoblu, e con Grecia Fontela (19esimo acuto per la peruviana numero 10) completano la rimonta.
Anche dopo il 2-1, la partita si mantiene divertente nonostante non arrivi nessun’altra rete perché le sammicheline non riescono a pareggiare e le leoncelle a chiudere il match.
Poco male, perché al fischio finale è festa comunque. Magari senza champagne, ma con in saccoccia un altro blitz che avvicina ancora di più la serie A. A quattro gare dalla bandiera a scacchi, infatti, il Bitonto mantiene i nove punti sul Molfetta (le biancorosse hanno due partite in meno) e i 15 sul Vigor Lamezia. Significa che, dovendo giocare ancora tre partite – un turno si dovrà riposare, mancano due vittorie alla serie A. Alla prima serie A della storia.
Domenica tappa numero 23. Altro big match perché a Bitonto arriverà proprio la compagine calabrese.