La notte dei
rimpianti per un sogno sfumato solo dal dischetto dei rigori.
Termina agli Ottavi
l’avventura in Coppa Puglia di Serie C2 di calcio a 5 del Città di Bitonto maschile, che viene eliminato ai calci di rigore
dal Bisceglie Futsal club, al
termine di una partita rocambolesca. Dopo il 5-4 subito all’andato, ai
bitontini non è bastato ribaltare la sconfitta vincendo per 4-3 nel ritorno casalingo al “Circolo
Tennis”: dopo due tempi supplementari, decisivi sono stati i tiri dal
dischetto, che hanno premiato i biscegliesi e fermato la rimonta bitontina. Serviva
vincere con due gol di scarto per raggiungere i Quarti di finale. C’è
rammarico, però, perché la sensazione è quella di aver gettato davvero alle
ortiche la qualificazione, per tanti motivi: un vantaggio sprecato di 3-0 al
termine della prima frazione di gioco, e che virtualmente qualificava i neroverdi
ai quarti; due autogol che hanno tenuto in vita gli ospiti, e il rigore
decisivo del match point, calciato sul palo. Insomma, una notte stregata e
sfortunata.
La
partita. Ribaltare la sconfitta dell’andata e
scrivere un altro pezzo di storia. Mister
Vito Cozzella affronta una delle partite già più importanti della stagione
con l’obiettivo della rimonta, ma è costretto a farlo con assenza pesantissime,
che decimano l’organico: infortunati Spadaroe De Ruvo, appiedato dal giudice
sportivo Valerio. Si parte con Latilla in porta, Chiapparino perno basso di difesa, Orlino e Bonasia sulle
corsie, Maffei pivot. Dalla
panchina, Vincenzo Vitariello, Lauta, Rubini, gli under Cristian
Vitariello, Ndrepepa, Kouman e Caldarola.
Il primo tempo
bitontino è sontuoso: difesa impeccabile, ripartenze dolorose per gli
avversari, agonismo, ritmo e intensità. E un protagonista su tutti in campo,
trascinatore con la sua qualità: Dario Orlino. Una prestazione che rasenta la
perfezione. Rasenta, perché delle tante occasioni create sono solo tre i gol
realizzati.
Avvio fulminante:
al 3’, Orlino se ne va sulla destra,
serve al centro Maffei che fulmina
il portiere ospite Brescia nell’angolino basso alla sua sinistra. Città di
Bitonto avanti 1-0.
Poco dopo, numero
di Orlino che si libera a ridosso della sua area, se ne va in campo aperto,
palla a Bonasia che prova a saltare Spadavecchia, ma quest’ultimo chiude in
angolo. Il Bisceglie si fa vedere solo con due conclusioni da fuori di Murolo,
per nulla pericolose.
Al 13’ il raddoppio: grave malinteso nella
difesa ospite, tra Brescia e un difensore, Rubini di testa scavalca l’estremo
portiere, tap-in vincente di Bonasiaa porta vuota. 2-0 e neroverdi
virtualmente qualificati.
Il forcing
bitontino non si placa: diagonale di Bonasia, sul secondo palo Rubini non ci
arriva di poco. Ci prova anche Chiapparino, Brescia respinge in angolo.
Due lampi
biscegliesi: punta di Murolo da fuori, Latilla in corner; palo di Bravo. Sulla
ripartenza diagonale di Rubini, Brescia anticipa il tap-in di Orlino, sventando
in corner. Orlino, scatenato, coglie la traversa, mentre Vincenzo Vitariello
sottomisura si fa sbarrare la strada da Brescia.
Il ciclone
bitontino trova il tris, strameritato, al 26’,
con un’azione magnifica e letale: Maffei recupera all’altezza del centrocampo e
riparte, palla allargata sulla sinistra per Vincenzo Vitariello, tocco sul
secondo palo per il tap-in a botta sicura di Chiapparino. 3-0.
Prima della
chiusura del tempo, Latilla bene in due tempi su Capurso, mentre ancora il
legno ferma Orlino, palo per lui.
Si va al riposo con
i bitontini avanti 3-0 e che avrebbero persino meritato un vantaggio maggiore.
Ad ogni modo, il Circolo Tennis apprezza e applaude.
La ripresa ha tutto
un altro volto. La sfortuna ed un po’ di nervosismo, causato anche da una
condotta dell’arbitro molfettese De Candia, non eccezionale e a tratti
discutibile, cambiano l’inerzia della sfida. Il Bisceglie ci mette ovviamente
anche del suo, in quanto preme e prova disperatamente a rientrare nel match. E
ci riesce. Prima c’è il tocco sottomisura sul palo di Logoluso, poi arriva il 3-1 con un autogol: conclusione di
Capurso dalla sinistra, tocco sfortunato di Chiapparino nella propria porta e
palla in rete.
La gara si fa
vibrante e tesissima, il rettangolo verde di gioco si trasforma in una arena
con le due squadre che si danno battaglia sempre nel massimo rispetto
reciproco. È un continuo botta e risposta. Grande giocata di Bonasia ma la
conclusione termina di poco fuori, risponde Capurso con un palo.
Al 38’ si riapre
tutto: fallo di Chiapparino in area e calcio di rigore che Murolo trasforma. È 3-2, parità assoluta nelle due gare,
con il Città di Bitonto che dilapida così il vantaggio con vista
qualificazione. Ma solo per pochi minuti: grandissima, pazzesca giocata di
Orlino, che di tacco, con tanto di tunnel ad un avversario, serve in profonditàMaffei, tocco sotto ravvicinato e
gol del 4-2.
Ancora una volta il
Città di Bitonto avrebbe l’occasione per chiudere la contesa definitivamente,
ma Chiapparino, Rubini e Orlino non concretizzano il colpo del ko. E il
Bisceglie ringrazia, aiutato dal solito colpo di sfortuna bitontino: tiro da
fuori di Murolo, tocco involontario
di Bonasia sulla traiettoria che spiazza un incolpevole Latilla. 4-3. È la quarta autorete in due gare consecutive
per il Città di Bitonto, di certo non un periodo favorevole in termini di
fortuna.
Gli ultimi minuti
sono una gara a scacchi, serpeggia un clima surreale. Ma il Città di Bitonto
prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo per acchiappare i Quarti entro il
tempo regolamentare. Chiapparino da fuori, Brescia sventa in angolo; Maffei a
tu per tu con l’estremo portiere ospite spara a lato; Bonasia e Maffei non
finalizzano l’ennesimo contropiede. Nulla da fare, il risultato non cambia, si
va all’overtime.
Le squadre arrivano
stanche e a corto di energie al supplementare. Si percepisce l’importanza
enorme della posta in palio. Ogni minimo errore può essere fatale. Il Bisceglie
ci prova due volte con Capurso, che non inquadra lo specchio, e resta
aggrappato al match grazie al suo estremo baluardo Brescia, che stoppa Maffei e
soprattutto si supera su Orlino con una autentica prodezza.
Si va alla lotteria
dei calci di rigori, che è fatale per il Città di Bitonto: per gli ospiti segna
Murolo ma sprecano Alla (a lato) e Logoluso (intercetta Latilla). Tra i
neroverdi sbaglia subito Maffei, ristabilisce la parità Rubini. Chiapparino ha
sui suoi piedi il penalty della qualificazione, ma coglie il palo. Match point
sfumato e ad oltranza il Bisceglie prevale: segna proprio il portiere Brescia,
che poi va ad ipnotizzare Orlino.
Festeggia il
Bisceglie, cala il gelo e lo sconforto nel clan bitontino. Una serata beffarda
e amara, anche se lodevole è stato lo sforzo dei ragazzi, apprezzato ed
applaudito dal pubblico presente al Circolo Tennis. Peccato però non aver
chiuso la pratica qualificazione già nel primo tempo, se solo ci fosse stato un
po’ più di cinismo, di cattiveria e di precisione in zona gol. Senza
dimenticare che dal dischetto la grande occasione per vincere c’è stata.
Si interrompe così
la corsa in Coppa Puglia. Ora testa al Campionato: sabato, sempre al Circolo
Tennis, sfida al Dream Team Palo del Colle capoclassifica, nel remake del 1°
turno di Coppa, disputatosi solo qualche settimana fa. Obiettivo: ripartire e
tornare nuovamente a stupire.
La
voce dagli spogliatoi. Mister
Cozzella recrimina per i tanti gol sprecati e per qualche assenza. «Dobbiamo concretizzare di più le occasioni
che creiamo, nel primo tempo il risultato poteva essere più ampio. Nel secondo
tempo un po’ di sfortuna, un po’ di stanchezza, la mancanza di ampie rotazioni,
ed ecco dunque una eliminazione che reputo immeritatissima».
Un periodo che tra
autogol e infortunati appare piuttosto sfortunato.
«Nello
sport basta poco affinché tutto possa girarti contro, ecco perché all’inizio
facevo il pompiere. Avevo una rosa ampissima su cui poter contare, e ora mi
ritrovo con tanti infortunati fondamentali e con ragazzi inesperti a
disposizione. Nonostante tutto, fino ad oggi non siamo mai usciti sconfitti meritatamente
da nessun campo. All’andata con un pizzico di attenzione non avremmo perso la
partita ma pareggiata, oggi l’avremmo chiusa molto prima del termine dei 60
minuti. Vero, ci gira tutto contro ora ma bisogna essere più cinici, più
concreti, avere più esperienza, il futsal è uno sport dove la minima
disattenzione la paghi amaramente».
Ora testa
esclusivamente al Campionato. «Si riparte
dalla prestazione, eccellente, solo un calo fisiologico a inizio secondo tempo.
Abbiamo giocato bene in difesa e costruito tantissimo. Si riparte dal
carattere, in quanto questi ragazzi non mollano mai, e dalla crescita
tecnico-tattica».