Una
sconfitta che non macchia quanto di buono fatto finora.
Si
interrompe al Pala “Piccinni” di Altamura la striscia positiva di sei vittorie
consecutive in campionato dell’Atletico
Bitonto, battuto 4-0 dall’Alta Futsal nel big match della 12^
giornata del girone B della Serie C2. In terra murgiana, i ragazzi di mister
Oreste cedono il passo alla capolista, che vince con merito approfittando di un
primo tempo sottotono dei bitontini. Che eppure nella ripresa hanno provato una
reazione, ma mai trovando la via di quel gol che avrebbe potuto riaccendere le
speranze.
Nello
scontro al vertice escono così sconfitti i neroverdi (ieri in tenuta
biancazzurra) ma lo stop non pregiudica e non macchia in alcun modo quanto
fatto finora, ma fa comprendere come per poter primeggiare sia necessario
continuare a lavorare e crescere, proseguendo sulla strada intrapresa.
La partita.
Dopo il doppio confronto in Coppa Puglia, Alta Futsal e Atletico Bitonto si
ritrovano di fronte per la sfida di cartello del turno di campionato: prima e
seconda a confronto, distanziate cinque lunghezze tra loro. Bitontini a caccia
di tre punti su un campo storicamente difficile, per poter provare ad
accorciare e continuare nel momento positivo.
Mister Vincenzo Oresteporta con sé in questa delicata trasferta i portieri Latilla e Vincenzo Pazienza,
e poi De Ruvo, capitan Valerio, Lamura, Acquafredda, Rubini, Bonasia, Valentino Pazienza,Lovascio, Santoruvo e Ceglie.
L’impatto
al match dei bitontini sembra promettere una sfida gagliarda e coraggiosa: c’è
la botta di Ceglie dalla distanza, col portiere di casa Moramarco che devia
involontariamente sull’incrocio dei pali.
È
però una fiammata soltanto, perché presto l’Alta Futsal prende campo ed inizia
a mettere alle corde la retroguardia bitontina, che fa fatica a ripartire con
ordine, precisione e velocità a causa della pressione dei giocatori di casa.
Protagonista diventa subito Latilla, che alza un muro sui continui tentativi
altamurani, rispondendo presente alle occasioni a tu per tu di Di Tommaso e Loizzo
ed alzando in angolo le botta da fuori di Stano e Chironna.
Il
forcing di casa viene spezzato da alcune opportunità per Lovascio, terminale
offensivo che prova ad insidiare Moramarco, che in ogni caso è attento,
reattivo e fa buona guardia.
Al
20’ c’è un episodio però che potrebbe favorire l’Atletico: doppio giallo per
Loizzo sanzionato dall’arbitro Balacco di Molfetta (direzione di gara perfetta
ed impeccabile la sua) e padroni di casa costretti a giocare due minuti in
inferiorità numerica. Opportunità che non viene sfruttata a dovere dal Bitonto,
che anzi rischia la clamorosa beffa del gol subito con l’uomo in più, graziato
dalla rabona di Bardaro, intercettata da Latilla, che poco dopo, una volta
ristabilita la parità numerica, dice no ancora una volta a Stano.
La
pressione altamurana è asfissiante e la linea maginot bitontina crolla, nel
giro di due minuti. Il risultato si sblocca al 25’, quando Di Tommaso da
sinistra serve sul versante opposto Stano,
conclusione che supera Latilla, coperto da alcuni compagni di squadra. 1-0. Due soli giri di lancette ed è
subito raddoppio: numero di Bardaro quasi sul fondo campo, versante sinistro,
palla imbucata per Di Tommaso,
liberato tutto solo davanti a Latilla, tocco ravvicinato ed è 2-0.
Uno-due
terribile per l’Atletico ma vantaggio assolutamente meritato per l’Alta Futsal,
capace di un primo tempo davvero di alto profilo.
La
ripresa vede i bitontini rientrare in campo con un atteggiamento sicuramente
meno passivo e timoroso e decisamente più propositivo. Giro palla continuo e
pressione costante, seppur la difesa altamura è ben schierata e concede poco,
ad eccezione di due opportunità per Bonasia.
Al
38’ c’è una grande occasione per il Bitonto per riaprire il match, ma sfortuna
e bravura dell’estremo difensore di casa evitano la rete del 2-1: azione
d’angolo, girata in area di Valerio, e prodezza d’istinto di Moramarco, che poi
si ripete sul tentativo di rovesciata di Lovascio.
Il
forcing bitontino c’è ma sbatte sul muro murgiano. E al 48’ arriva la rete dei padroni di casa che forse pone fine alle
speranze ospiti: azione di contropiede, Stano si divincola nella retroguardia
bitontina, la sfera arriva a Di Tommaso,
che da fuori supera Latilla con un rasoterra angolato. Stano poco dopo avrebbe l’occasione
per fare poker ma il suo diagonale si spegne sul fondo.
Mister
Oreste prova il tutto per tutto, inserendo il portiere di movimento Ceglie al
posto di Latilla. La pressione ed il giro palla ci sono, arrivano anche le
conclusioni ma la porta di casa sembra stregata, come nel caso dell’imbucata
per Lovascio, la cui conclusione è a lato. E al 52’ arriva implacabile la firma definitiva sul match da parte dell’Alta
Futsal, che recupera palla nella propria metà con Giampiero Cornacchia, bravo
poi di prima intenzione a trovare la rete nella porta sguarnita. 4-0.
Brutta
botta ma l’Atletico dimostra di volersela giocare fino all’ultimo, senza
mollare nulla. E per questo atteggiamento e per quanto costruito avrebbe
perlomeno meritato la rete nei minuti, quando va vicina al gol due volte con
Lovascio, seppur da posizione defilata, con la traversa di Santoruvo e la
parata di Moramarco in angolo sulla conclusione di Bonasia.
La
palla non vuole entrare e dunque finisce 4-0 per l’Alta Futsal, che vince con
merito dimostrando la legittimità del suo primato, rafforzato ora con questi
tre punti importanti che la proiettano a quota 31. Dietro in classifica è
bagarre: la Polisportiva Adelfia sale a quota 26, mentre l’Atletico Bitonto
(23) oltre a perdere la seconda piazza, scivola al quarto posto, superato dal Just
Mola (24), che sarà ospite a Bitonto sabato prossimo. Prima però, mercoledì,
per i neroverdi c’è da recuperare il match sul campo del Cus Bari, valido per la 10^ giornata, e rinviato lo scorso 7
gennaio a causa del maltempo. Si gioca al Palazzetto dello Sport di Modugno,
con fischio d’inizio alle ore 21.
L’analisi di mister Oreste. «Il risultato forse è bugiardo e troppo
pesante per noi ma onore all’Alta Futsal che ha meritato. Abbiamo peccato nel
primo tempo, abbiamo buttato troppo spesso palla, cosa che non abbiamo fatto
nella ripresa, quando siamo cresciuti. C’è stata troppa frenesia, poca voglia
di vincere la partita sin da subito. Questa sconfitta fa male ma spero ci possa
far anche bene, farci tornare con i piedi per terra, il campionato è lungo, non
siamo la squadra nata per vincerlo ma per lottare fino alla fine con tutti».