Una vicenda avventurosa e appassionante. Un romanzo mozzafiato ad ogni pagina che sfogli. Una scarica di adrenalina purissima ogni 24 secondi. Il basket è persino molto di più, nonostante tutto questo basterebbe e avanzerebbe. È una palestra di un magnanimo (ormai da anni) istituto scolastico palpitante di sfumature cromatiche che scintillano dal nero al gialloverde e che la passione profusa da atleti e tifosi deforma, per una magia imperscrutabile, in un grande cuore variopinto. Ecco, per chi c’era, il Big Match del campionato di Promozione Sporting club Bitonto – Virtus Bitonto è stato uno spettacolo emozionante e impareggiabile. Dettaglio da sottolineare assolutamente: la sfida più importante del campionato di promozione pugliese è un derby tra i sodalizi guidati dai presidenti Massimo Saracino e Michele Cariello. Insomma, il movimento cestistico bitontino è una realtà incontestabile. Dunque. Un’altalena di tutto: punteggio, drammi fugaci ed euforie celestiali, blocchi marmorei e parabole suadenti, sguardi feroci e abbracci sinceri. I Coach Caressa e Palmieri, coadiuvato dal saggio Di Carlo, duellano col meglio che offrono i rispettivi roster.
Daddiego, Caldarola,De Palo, Pastoressa e Cantatore per i giallo-verdi.
Fanelli, Sicolo, Sannicandro, Chieco e De Lello per i bianco-neri.
Partono sfrecciando le V nere con un incipit da capogiro. Piovono punti per loro, piedi incollati sul pvc per i rivali. Parziali da brividi: 12-1 e 11-4 in soli 7 minuti di gioco. Il necessario per tramortire chiunque, ma non un gruppo che da anni si va cementando col collante segreto e infallibile fatto di amicizia e sudore. Lo Sporting risale esaltandosi con una poderosa schiacciata di Cantatore in campo aperto ma resta a -1 alla prima pausa.
La battaglia incendia i cuori anche nel secondo quarto, che vede salire l’intensità del gioco sotto le plance, con Pastoressa e Sisto a dar vita ad una sfida tutta da vivere con Chieco e De Lello. La tripla del sorpasso capita nelle mani di Lovascio sulla sirena dell’intervallo, ma si infrange sul ferro e si torna negli spogliatoi con la capolista avanti di 2.
I gialloverdi al rientro in campo non ci stanno ad inseguire ed azzannano il pari – dopo aver assaporato persino l’ebbrezza del vantaggio – trascinati da uno straripante Daddiego, che al tramonto della tenzone metterà a referto 36 punti, e da Capitan Pastoressa (14 per lui), sempre pronto a lanciarsi in omerici acciaccapesta che fruttavano tanto insperati quanto benedetti canestri. Gli ultimi 20 secondi di gioco sono sconsigliati ai deboli di cuore.
L’indemoniato Daddiego porta a +2 i suoi dalla lunetta, ma il vantaggio viene polverizzato da Fanelli in contropiede. Con 10 secondi sul cronometro è Pastoressa ad andare in lunetta e a riconsegnare, con un 2/2, il doppio vantaggio ai suoi. Soli 5 secondi sul cronometro e Sicolo, con uno dei suoi show in palleggio trova il canestro del pareggio. C’è tempo per un ultimo tiro con 0.5 sul tabellone. Il capitano gialloverde scocca il piazzato dai 4 metri che balla sul ferro senza fortuna.
Si resta sul campo alla sirena sul 69-69. L’overtime vede i ragazzi del duo Palmieri Di Carlo – tatticamente oculati nel gestire i cambi – più determinati e leonini (l’apporto di Sisto, Cantatore, Campanale, Calvone e De Palo sarà più che prezioso) degli avversari.
Bitonto sembra non accusare le fatiche dei 40 minuti di battaglia e si porta a +7. Proprio quando la gara sembra archiviata, Luiso prima e De Lello poi accorciano il gap per le “V” nere.
L’imperturbabile Daddiego, vero mattatore di serata, sigla il fatidico +1 dalla lunetta quando mancano 10 secondi alla fine del derby.
Sicolo ha nelle mani la palla della vittoria, ma si intestardisce e si perde nelle maglie della asfissiante difesa giallo-verde.
Alla fine dei cinque minuti fatidici è un 81 a 80 che sa di epica ed esplode la gioia dei tifosi assiepati a bordo campo.
Davide ha sconfitto Golia. È trionfo Sporting Club, certo, ma soprattutto della lealtà e della sportività mostrate da tutti i protagonisti di questo romanzo meraviglioso e bellissimo nomato basket.
I coach Palmieri e De Carlo portano a casa la quinta vittoria consecutiva e si ritrovano a 2 punti dalla vetta con un gruppo di ragazzi bitontini non ancora ventenni, puntellato da 3 “chiocce” tutte sotto i 30 anni.
Domenica i “ragazzi terribili” saranno impegnati in un altro scontro diretto tra inseguitrici, a Conversano. Una partita dall’esito imprevedibile, come quelle che solo il basket sa regalare.
I risultati delle giovanili
UNDER 13
Sporting Club – Virtus Bitonto 14 – 85
UNDER 18
Sporting Club – Don Bosco Bari 57 – 71