Ritorna anche quest’anno
l’immancabile appuntamento alla principale manifestazione italiana dedicata a GNU/Linux, al software aperto, alla libertà digitale e alla
condivisione della conoscenza: il LINUX DAY.
L’appuntamento, promosso dalla ILS(Italian Linux Society), è fissato per il giorno 25 ottobre e
focalizzerà i suoi sforzi intorno alle tematiche della «libertà digitale». Il
Linux Day è organizzato localmente dai LUG (Linux User Group),
sparsi su tutto il territorio peninsulare, cui si aggiungono varie altre
associazioni che ne condividono lo spirito e le finalità.
«Se tu hai una mela, e io ho una
mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se
tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi
due idee». Questo aforisma
del grande drammaturgo G.B. Shaw viene spesso
utilizzato per sintetizzare la filosofia e l’etica dell’open source nonché il
sentimento ecumenico che anima l’universo del software libero.
A tal proposito ricordiamo che UBUNTU, una delle distribuzioni Linux più usate e
conosciute al mondo, prende il nome daun’espressione in lingua
bantu(Sud Africa)che indica
“benevolenza verso il prossimo”. L’ubuntu esorta a sostenersi
e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma
anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera.
Per meglio intendere
lo spirito di UBUNTU vi trascrivo una storiella che gira su Internet e che evidenzia cos’è l’ubuntue il perché dell’importanza della condivisione e della comunità. La
trascriviamo qui di seguito.
«Un
antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un
cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi fosse arrivato
prima avrebbe vinto tutta la frutta. Quando gli fu dato il segnale per partire,
tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché,
una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio.
Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto
correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta,
risposero “UBUNTU”, come potrebbe uno essere felice se tutti gli
altri sono tristi?».
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a michele.savino.51@gmail.com.