Una ragazzina di dodici anni Riley è costretta a trasferirsi con la sua famiglia a San Francisco. Uno stravolgimento che causa un trauma in lei come in tante altre persone, ma non è finita qui perché Riley non è la sola protagonista di questa normale vicenda. Tutto infatti viene visto dall’interno, appena nati infatti veniamo dotati di cinque sentimenti:gioia, tristezza, paura, rabbia e disgusto. Ciascuno di questi è impersonato da una creatura che, con la sua influenza, incide in maniera determinante sulla personalità.Sembra complesso, ma come sempre la Pixar riesce a trasformarlo in qualcosa di semplice e magico allo stesso tempo grazie ad elementi eccellenti come narrazione e comparto visivo.
L’idea prettamente di base non è magari originalissima per via di alcuni film e serie tv che riprendevano il concetto di personificare le emozioni umane, ma anche perchè a tutti è capitato di pensare cosa passava per la testa ad una persona in un determinato momento. Tuttavia quello che rende geniale il film è come viene sfruttata l’idea, con varie trovate assolutamente spassosissime che rendono questo film pregno di idee e di emozioni che vanno dal divertimento all’emozione toccante.
Svolgendosi su due binari di trama differenti che per l’appunto come dal titolo (geniale) vanno da dentro a fuori, Inside Out è una pellicola che coinvolge sia i più piccoli che i più grandi, un film universale alla portata di tutti, che divertirà sicuramente i bambini inducendoli magari in una seconda visione ad una riflessione più attenta, ma farà riflettere anche i più grandi facendoci pensare che tutto ciò che siamo è dato dai ricordi e dalle nostre emozioni, al fatto che la crescita è sempre dura, che i ricordi alle volte svaniscono e che in certi momenti è giusto lasciar spazio ad un sentimento come la tristezza pur ricordando che alle volte i momenti più felici arrivano dopo un evento che ci ha reso tristi. Perchè non esiste gioia senza tristezza, non può esistere amore se non c’è odio, non può esserci vita senza la morte. Questo film lo insegna ai più giovani e lo ricorda ai più grandicelli. Siamo ciò che siamo grazie a tutti i nostri aspetti e sfaccettature e dobbiamo tutto a loro (belle o brutte che siano).
Quindi se ancora dovete vedere il nuovo film della Pixar o siete magari titubanti a riguardo non fatevi scrupoli e andate al cinema per godervelo, ne potreste uscire divertiti e commossi allo stesso tempo grazie all’enorme mole di momenti comici e toccanti che difficilmente scorderete.
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