Il
curriculum rappresenta per tutti noi un biglietto da visita indispensabile per
affacciarsi al mondo del lavoro.
Vi ho già detto di lavorare per un’agenzia interinale e
vi ho anche spiegato cosa sia esattamente un’agenzia.
Va da sé che il nostro pane quotidiano siano i
curricula, ne riceviamo tantissimi ogni giorno, e sono la fonte di momenti di
vera ilarità, quando spesso una volta aperti ci troviamo di fronte ad esempi di
rara creatività, nel senso meno positivo del termine.
Ilarità perché fioccano pagine di esperienze
sconclusionate tra loro, talvolta carenti delle informazioni davvero importanti
come il titolo di studio e persino mancanti di recapito telefonico, per non
parlare dei casi in cui i curricula sono
corredati di foto in poco identificati luoghi, come spiagge, soggiorni
casalinghi e quant’altro.
Sembrerà banale ma il curriculum è il biglietto da
visita di qualsiasi candidato, il vostro unico e solo contatto con chi deve
decidere a chi dare o non dare un eventuale lavoro, sono pochissimi i minuti
dedicati alla lettura di un curriculum ed è necessario fare in modo che in
questo poco tempo chi analizza il vostro curriculum non si imbatta in banali
errori, che rendono il passaggio dalla scrivania al cestino immediato.
Tanto premesso, voglio adesso indicarvi pochi ma
basilari punti che un curriculum, degno di questo nome, dovrebbe contenere.
Innanzitutto, bisogna scaricare il formato europeo del curriculum, per dare un tocco di
professionalità, chiarezza, logicità e comodità di lettura. Di seguito uno dei
link dove scaricarlo, ma essi sono davvero tanti e presenti su qualsiasi motore
di ricerca (http://www.curriculumvitaeeuropeo.org/2011/05/scaricare-il-file-word-del-curriculum.html)
Nella compilazione occorre tener presente che
il curriculum ideale dovrebbe essere breve: è davvero raro
che si arrivi all’ultima riga, men che meno se poi si tratta di dieci pagine.L’ideale è di due pagine, inutile voler raccontare tutta la propria storia: se
si riesce ad essere abbastanza interessanti in poche pagine il resto verrà
approfondito in sede di colloquio.
Si comincia con nome e cognome, seguito da data di
nascita, numero di telefono, indirizzo mail, indirizzo e luogo di residenza.
Spesso molti
candidati ritengono superfluo inserire il luogo di residenza, come se il
proprio indirizzo fosse sufficiente a dedurre la città: non è così. Chi vi
seleziona non deve dedurre, ma avere chiaro il luogo di residenza rispetto alla
zona di disponibilità della eventuale posizione aperta.
Seguono i titoli di studio: se si è pluri-laureati,
“masterizzati”, ecc, tutti i titoli devono essere inseriti partendo dal più
recente cronologicamente sino al diploma di scuola media superiore. Non è
necessario arrivare al ciclo della scuola elementare, propedeutico a qualsiasi
altro titolo di studio.
Questo perché deve essere immediatamente deducibile,
dal primo rigo che segue la parte anagrafica, il livello e l’ambito di studio
del candidato.
Lo stesso ordine cronologico deve essere seguito
nell’inserimento delle esperienze lavorative: dalla più recente alla più
lontana. Nell’ inserire le esperienze lavorative è importante specificare
l’azienda per la quale si è lavorato, la durata dell’esperienza e il ruolo
ricoperto, approfondendo con frasi sintetiche le mansioni svolte.
Se il candidato non ha esperienze lavorative, si può
dare risalto ad eventuali esperienze di stage, tirocini o anche di
volontariato.
E’ importante far risaltare le proprie competenze anche
per chiarire le eventualità potenzialità rispetto alle posizioni lavorative
aperte.
Non sono da trascurare esperienze che pur non essendo
direttamente collegate al profilo ricercato possono comunque dare un valore
aggiunto al candidato (attività a contatto col pubblico, soggiorni studio
all’estero, lavori stagionali, ecc).
Le aree finali del curriculum
europeo sono dedicate a caratteristiche trasversali del candidato, in
particolare Capacità
e competenze personali acquisite
sia durante il periodo di studi che durante esperienze o attività relative al tempo libero; Capacità e competenze relazionali dove inserire le proprie attitudini rispetto a spirito
di gruppo, capacità di adattamento, capacità di comunicazione, specificando in
quale ambito sono state acquisite; Capacità
e competenze organizzative come leadership, senso organizzativo, anche in
questo caso specificando il settore (formativo, lavorativo, tempo libero) in
cui si sono messe in atto; Capacità e competenze artistiche, se
presenti, specificando se si tratta di
pittura, scrittura, danza ecc, infine Altre
capacità e competenze dove è possibile inserire hobbies, sport ed altro che
non sia già stato precedentemente inserito.
E’ importante a questo
punto della stesura del curriculum specificare se si è in possesso della
patente di guida o di eventuali altre patenti, inserire l’autorizzazione al trattamento
dei dati personali (es. Consento il trattamento dei miei
dati secondo D. Lgs. N. 196/2003) ed infine data e firma.
Un buon curriculum è
generalmente corredato di una foto: è molto importante che sia un’immagine
professionale, stile fototessera, evitando foto legate a momenti di vita
personale.
Il consiglio è di dedicare
il giusto tempo al vostro curriculum, è il primo strumento che
lavorat(t)ivamente potrebbe cambiarvi la vita.
Per informazioni o approfondimenti in merito, non
esitate a contattare la mail di redazione (rubriche@dabitonto.com).