Da inizio anno è partita la rubrica del giornale daBitonto “Bitontino/a dell’anno”. Il profilo segnalato alla pagina facebook della testata è quello della dottoressa in Lettere Moderne, Francesca Berardi, che andiamo a presentarvi. Vi ricordiamo che continueremo a raccontare le storie dei concittadini che si sono distinti nel corso dell’anno secondo i criteri che comprendono: attività benefiche e di volontariato, iniziative a favore del prossimo, tesi di laurea che valorizzano il patrimonio storico-artistico della città, e progetti rivolti alla comunità. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare figure meritevoli, contribuendo così a rendere la nostra città ancora più vivace e attiva. Le persone selezionate per questa rubrica saranno scelte esclusivamente a insindacabile giudizio della redazione, con l’intento di mettere in luce i cittadini che con il loro impegno quotidiano fanno la differenza nella nostra comunità. Sono esclusi da questa selezione i personaggi pubblici già noti, poiché l’obiettivo è celebrare chi, con azioni concrete, arricchisce la città di Bitonto, spesso lontano dai riflettori. La cerimonia di premiazione si terrà in occasione della Giornata del Gonfalone, il 27 maggio, un momento di celebrazione che unisce la tradizione e il valore della comunità.
FRANCESCA BERARDI
La dottoressa Berardi ha scelto di approfondire un tema affascinante e significativo: il grado di alfabetizzazione dei soldati italiani durante la Prima Guerra Mondiale, focalizzandosi in particolare sull’analisi linguistica di alcune lettere scritte da un soldato bitontino. La sua tesi, segnalata dagli amici alla redazione del giornale, esplora la grammatica italiana, i costrutti morfosintattici, fonetici e lessicali, e analizza come questi venissero utilizzati durante un periodo di forte stress e difficoltà.
Il lavoro di Francesca è stato basato su un corpus di 59 lettere scritte da Vincenzo Catucci, capitano durante il conflitto mondiale, indirizzate alla sorella Agnesina. Le lettere, ritrovate nel “Palazzo Antica Via Appia” di Bitonto e ora proprietà del Cavaliere Gaetano Brattoli, sono state oggetto di un’accurata trascrizione e indagine linguistica, che ha permesso di studiare la lingua in relazione a vari aspetti: grafia, sintassi, lessico, e anche fonetica.
Una delle scoperte più interessanti di Francesca riguarda la variabilità linguistica di Catucci, che pur mostrando alcune deviazioni dalla norma linguistica, ha dimostrato di avere una solida competenza espressiva. Le sue lettere, purtroppo spesso costrette dalla rapidità di scrittura e dalle emozioni scaturite dalla guerra, rivelano una figura di soldato che può essere definita “semicolta”, una persona che, pur non aderendo completamente alla norma linguistica, mostra un notevole grado di alfabetizzazione.
Inoltre, la ricerca di Francesca ha anche messo in evidenza l’influenza del dialetto meridionale sulle lettere di Catucci, con evidenti caratteristiche fonetiche che rimandano al dialetto bitontino, un aspetto che aggiunge una dimensione ancor più personale e autentica alla comunicazione tra il soldato e la sua famiglia.
La redazione del giornale daBitonto ha scelto di inserire Francesca nella rubrica per il suo approccio scientifico che ha permesso di fare luce su una parte importante della storia della nostra città, unendo linguistica, storia e patrimonio culturale. Un esempio di come la ricerca accademica, anche in ambito umanistico, possa offrire nuove e preziose chiavi di lettura del passato.
Francesca Berardi è un esempio di come i giovani della nostra città possano, con impegno e passione, contribuire a valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale.
Invitiamo ancora tutti coloro che hanno realizzato lavori simili a segnalarli alla redazione.