Sicuramente, dopo un bel po’ di
articoli, abbiamo imparato a comprendere che cos’è l’open source, il free
software e la filosofia che li anima.
Estendendo tale filosofia alla parte
“hardware” dei computer avremo delle apparecchiatureelettroniche
e meccanicheprogettate appunto secondo i noti principi del FOSS (Free and Open Source Software).
L’espressione «open source hardware» è principalmente usata per esprimere la
libera divulgazione delle informazioni che riguardano il progetto di un
particolare dispositivo: lo schema dei collegamenti, la lista dei materiali, il
layout dei dati del circuito stampato, le istruzioni di programma per far
girare la macchina.
Un bell’esempio, tutto italiano, di
hardware ispirato ai principi del FOSS si chiama «Arduino». Cerchiamo di capire
di cosa si tratta: «Arduino è una piattaforma hardware programmabile e a
basso costo, con cui è possibile creare circuiti di ogni tipo per molte
applicazioni, soprattutto in ambito di robotica ed automazione».
Il progetto nasce ad Ivrea – nel
2005 – dall’idea di Massimo Banzi, un professore universitario alla ricerca di
una tecnologia che stimolasse la creatività dei propri studenti, così da
facilitarli nello studio dell’Interaction Design (interazione
uomo-macchina). Il progetto ebbe un tale successo, da spingere l’ingegnere a
“liberare” questa innovativa piattaforma, tanto che sul sito ufficiale www.arduino.cc è possibile trovare i circuiti, i
componenti e addirittura le istruzioni per realizzarla da soli. Essendo aperta
questa piattaforma può essere inoltre continuamente migliorata dalla comunità:
in conseguenza di ciò sono state sviluppate negli anni numerosissime libreriesoftware che rendono davvero semplice l’interfaccia con periferiche di
qualsiasi tipo.
Arduino è quindi una «bella idea della tecnologia
“fai da te”: il basso costo e la facilità d’uso, scavalca l’idea di
concepire la tecnologia come qualcosa di complesso e per pochi eletti», sostiene
una ragazza commentando un’intervista a Banzi apparsa su Societing.org.
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