Cari lettori ben ritrovati, buon
anno, il mio augurio piu’ grande è quello di ascoltare le vostre emozioni e
accogliere sempre i vostri pensieri. Da oggi riprende la mia rubrica che vi
accompagnera’ per tutto l’ anno nell’affascinante mondo della psicologia. Oggi
riprendiamo con i Distrurbi d’ansia e iniziamo con l’approfondimento di
ciascuno di essi.
La persona con Disturbo d’Ansia
Generalizzato sperimenta un costante stato d’ansia, spesso concernente
piccole cose e caratterizzato da attesa apprensiva con anticipazione
pessimistica di eventi negativi o catastrofici di ogni genere a natura. I
bambini con Disturbo d’Ansia Generalizzato tendono a
preoccuparsi troppo delle proprie prestazioni e, nel corso del disturbo, il
nucleo della preoccupazione può spostarsi da un oggetto ad un altro.
Il disturbo – tendenzialmente cronico e di lunga durata – può facilmente essere
accompagnato da depressione e portare ad un
abuso di alcol, caffeina, stimolanti ed altre sostanze.
Segni e sintomi psicofisici dell’ansia
· Indolenzimenti e
contratture muscolari, tendenza a serrare i denti sia durante il giorno
(digrignamento) sia durante la notte (bruxismo), voce tremante.
· Ronzii alle orecchie,
visione confusa, vampate, dolori localizzati privi di evidenti cause organiche.
· Tachicardia,
palpitazioni, dolori al centro del torace, cali di pressione, polso irregolare.
· Senso di costrizione
e oppressione al petto, difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento.
· Aumento della
frequenza urinaria, disturbi del ciclo mestruale e del desiderio sessuale.
· Difficoltà a
deglutire, difficoltà digestive, mancanza di appetito, nausea, vomito, diarrea.
· Cefalea, vertigini,
aumento della sudorazione, vampate oppure pallore, riduzione della salivazione.
· Preoccupazione
costante o ricorrente, ingiustificata o per motivi futili, pessimismo.
· Irritabilità,
incapacità a rilassarsi, ipersensibilità agli stimoli e trasalimenti, facilità
al pianto, fobie specifiche.
· Insonnia con
difficoltà ad addormentarsi o sonno interrotto da incubi, problemi di
concentrazione, ridotta capacità di memorizzazione.
Per poter emettere una diagnosi di Disturbo d’ansia
generalizzata, negli adulti devono essere presenti almeno tre sintomi
psicofisici tra quelli elencati in aggiunta all’ansia e alla preoccupazione
persistenti e non commisurate all’effettiva gravità degli eventi o prive di
fattori scatenanti. L’insieme delle manifestazioni deve essere presente da
almeno sei mesi, per gran parte del tempo. Nei bambini, è sufficiente un solo
sintomo psicofisico aggiuntivo e la durata delle manifestazioni necessaria per
la diagnosi può essere minore.
Trattamento del disturbo d’ansia generalizzata
Esistono molti modi
per contrastare il disturbo d’ansia generalizzata: tecniche
di rilassamento, terapia farmacologica e psicoterapia.
Spetta al medico scegliere quello più adatto caso per caso, eventualmente
combinandoli tra loro, in relazione alla gravità e alla durata del disturbo,
alle caratteristiche e all’età del paziente, alla sua disponibilità a impegnarsi
nel trattamento e alle attese rispetto agli esiti clinici.
Spero di avervi dato una panoramica concisa e chiara
del Disturbo d’ ansia Generalizzato, purtroppo molto spesso non compreso e
confuso da molte persone e anche da molti medici. Per ulteriori informazioni
contattatemi su rubriche@dabitonto.com