I DSA sono disturbi nell’apprendimento che interessano
alcune abilità specifiche che devono
essere acquisite da bambini e ragazzi
in età scolare.
I disturbi specifici dell’apprendimento comportano la non autosufficienza
durante il percorso scolastico in quanto interessano nella maggior parte
dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo. La principale caratteristica di questa categoria è
proprio la “specificità”, ovvero il disturbo interessa uno specifico e
circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento, lasciando
intatto il funzionamento intellettivo generale.
Principali caratteristiche dei disturbi specifici dell’apprendimentosono:
· Base
neurobiologica: anomalie funzionali e strutturali a carico
di determinate aree cerebrali vengono indicate come correlati neurobiologici
dei disturbi specifici dell’apprendimento. Ciononostante è bene ricordare che i
fattori biologici interagiscono con quelli ambientali concorrendo alla comparsa
dei disturbi dell’apprendimento.
· Carattere
Evolutivo: sempre più studi confermano l’origine
genetica dei disturbi
specifici dell’apprendimento andando a determinare un’anomala
capacità d’apprendimento che quindi si manifesta già dalle prime fasi dello
sviluppo.
· Variabilità
espressiva: ogni abilità d’apprendimento segue un
percorso specifico che tende ad avere una diversa espressività a seconda delle
varie fasi dello sviluppo.
· Comorbilità: a conferma di una comune origine biologica questi
disturbi tendono a presentarsi simultaneamente rendendo particolarmente
eterogenei i quadri diagnostici.
· Rilevanza: il disturbo deve avere un’interferenza
significativamente negativa sull’adattamento scolastico e/o sulle attività di
vita quotidiana.
Per rilevare la presenza di deficit vengono utilizzati test standardizzati
(permettono il confronto con un campione di riferimento) che consentono la
misurazione sia dell’abilità compromessa che del funzionamento intellettivo. E’
quindi necessario escludere la presenza di condizioni che possano influenzare i
punteggi nei test (criteri di esclusione): menomazioni sensoriali e
neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva; situazioni
ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con
un’adeguata istruzione.
Quando sono presenti patologie o anomalie sensoriali, neurologiche, cognitive e
psicopatologhe (criteri di esclusione), la cui influenza non è in grado di
spiegare interamente il deficit settoriale è opportuno optare la diagnosi di
Disturbo d’Apprendimento (non specifico).
Nella categoria dei disturbi
specifici dell’apprendimento rientrano i disturbi delle abilità
scolastiche, in particolare: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.
· Quali
i segnali?
Già dall’ultimo anno di scuola materna è possibile
individuare una vulnerabilità nell’acquisizione delle specifiche competenze dei
bambini: difficoltà meta fonologiche (es. denominazione di parole; scorretta
identificazione dei suoni iniziali e finali delle parole; segmentazione – es.
dividere in sillaba la parola – e fusione fonemica – es. unire le sillabe per
formare una parola -), di linguaggio, motricità fine (es. impugnatura della
penna, difficoltà nella manipolazione di piccoli oggetti, difficoltà
nell’utilizzo delle forbici dei pennelli, ecc) e coordinazione visivo-motoria
(es. difficoltà nel disegno spontaneo e su copia, ricomposizione di puzzle,
ecc.) possono costituire importanti indici di rischio.
L’ingresso nella classe prima elementare è di solito cruciale per
l’individuazione dei bambini che potrebbero sviluppare questo tipo di disturbo.
Sono spesso insegnanti e genitori a segnalare tali difficoltà.
Cari lettori, nel prossimo articolo continueremo
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