Il sessantacinquenne
bolognese dopo la malattia torna al romanzo.Di tutte le ricchezzeè la storia di un vecchio professore, studioso e poeta, cittadino che abita in
campagna, lupo solitario che non disdegna occasionali compagnie, ex donnaiolo
pacificato ma non troppo, non per sempre. Questo protagonista, dietro cui non
si fatica troppo a individuare l’autore, si chiama Martin, vive con un cane e
parla con gli animali, o meglio: intrattiene con gufi, bisce e cinghiali
illuminanti, divertentissime conversazioni.Quando una coppia si trasferisce
nella casa di fronte, Martin sospetta che qualcosa nella sua vita regolare stia
per cambiare. E infatti:i vicini sono Aldo e Michelle, ma lui presto diventa il
Torvo, lei la Principessa del grano, così simile a una donna amata in passato
da mettere addosso a Martin paure e fremiti.
Leggende, sogni, canzoni,
versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese,
contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche
sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni – tutto riempie di nuova
linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come
un’alba.
Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di
misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.