Abbiamo chiarito identità, obiettivi e target per realizzare
la tua fanpage su Facebook (http://bit.ly/1sAGQTM). Ora comincia
il bello.
Contraria all’assunto del “bisogna stare su Facebook” la
pagina deve vivere, diventare un luogo di incontro, di informazione e,
soprattutto, di interazione. Vediamo i restanti tre punti nella creazione del
nostro media sociale.
Quarto: Contenuti.
In un’ottica ormai sempre più complessa per una pagina Facebook va tenuto
presente il detto “Content is King” ovvero che ciò che conta realmente sono i contenuti,
ovviamente di qualità. Per qualità si possono intendere tante cose, tuttavia,
qualche distinzione possiamo farla. Innanzitutto scindiamo quello che dobbiamo
scrivere sulla pagina in contenuti “core” e “no-core”. I primi riguardano
prettamente, ad esempio, il prodotto specifico che vendiamo nel nostro negozio
mentre i secondi, pur mantenendo un logico collegamento, si affacciano anche
verso nuove tematiche.
Non tutte le pagine infatti si occupano di temi e vicende di
facile e rapida diffusione. Se ad esempio la nostra si occupasse di una
fabbrica motorini per ascensori sarebbe difficile interessare il grande
pubblico e, soprattutto, avere argomenti nuovi tutti i giorni. Quindi? Quindi
vanno ricercati non solo altri generi di contenuti ma persino con altre formule
cercando di coinvolgere i fruitori.
La filosofia che guida la conduzione del tuo media personale
non deve essere quella di una versione sul web del vecchio volantino con una
gigantesca scritta “3×2”. Per carità, ai suoi tempi ha funzionato ma oggi si è
superata la “cassettizzazione”, figurati online. Oggi si parla di storytelling
ovvero della capacità, anche da parte di un brand, di “raccontare” un’azienda e
la sua attività ancor prima di “raccontare” il suo prodotto o servizio.
Potrebbero aiutarti in questo senso anche dei contenuti “dietro le quinte”
dell’azienda o dello studio professionale.
Quanto al formato dei contenuti non ci sono formule fisse,
si usano tutti. I recenti cambiamenti degli algoritmi che governano la
diffusione dei post su Facebook, vero incubo per qualsiasi social media
manager, stanno privilegiando i video. Ovviamente non tutti siamo dotati di
capacità da regista o possiamo permetterci un’agenzia che produca video tutti i
giorni per noi e quindi si continuano
comunque ad usare anche testi e foto. Personalmente, abbino sempre una bella
foto con un testo perché si sa che l’aspetto visivo arriva più facilmente a
catturare l’attenzione del lettore.
Quinto: Calendario.
Quando si parla di calendarizzazione dei contenuti si parla di un piano
editoriale. Già, editoriale. Perché una pagina Facebook, non mi stancherò mai
di ripeterlo, è il media di un brand e, come tale, va gestito con tanto di
redazione e scelta dei temi e degli argomenti. Come in una redazione
giornalistica vanno anche definiti i tempi ed i modi di pubblicazione ma, per
fortuna, non bisogna “uscire” tutti i giorni in edicola. E’ opinione diffusa
tra gli addetti ai lavori che, salvo casi eccezionali, quattro post alla
settimana, originali, curati e corredati di foto, siano sufficienti altrimenti
si rischia di essere molesti, o peggio, inflazionare le nostre uscite. Non
solo, anche condividere link esterni potrebbe essere completamente inutile
perciò sforzati ed ingegnati.
Sesto: Attualità.
Hai individuato i temi, hai scelto i formati per i tuoi post ed hai anche
scritto un bel piano editoriale per tutto il prossimo mese. Pensi di aver
finito il lavoro? Ti sbagli. Accanto ad una bella versione da terzo millennio
del caro vecchio “Almanacco” devi tenere sempre d’occhio l’attualità. Inutile
aggiungere che il succedersi degli eventi nel tuo settore potrebbe costringerti
a rivedere completamente i tuoi programmi editoriali.
Ci sono diversi toolche possono aiutarti a rimanere sempre connesso con i settori che ti
interessano e, per citarne uno gratis, ti consiglio Google News. Avrai la
possibilità di profilare esattamente i temi e la territorialità che ti
interessa riuscendo così a non perderti aggiornamenti importanti per te e per
la tua attività.
Ora che hai preparato la tua pagina ed hai compreso
l’importanza di produrre contenuti originali e mai banali, o peggio, copiati, sei pronto a rendere “social” il tuo brand. Buona fortuna.
Gennaro Del Core