Riceviamo da Fondazione Giovanni XXIII onlus e volentieri pubblichiamo:
Temperature elevate, afa ed umidità possono causare malessere fisico, soprattutto ai soggetti più fragili come gli anziani.
Per questa ragione è fondamentale curare la loro alimentazione estiva, assicurandosi che sia sana, equilibrata e che li mantenga idratati ed in forze.
Prima di tutto l’idratazione
L’idratazione fornita sia dal cibo che dall’acqua è infatti un aspetto fondamentale.
Lo stimolo della sete diminuisce con il passare degli anni e le persone di età avanzata tendono a bere meno. Al fine di evitare la disidratazione e le sue gravi conseguenze, occorre ricordarsi di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno in estate (1 bicchiere pieno all’ora per un totale di 10-12). Oltre a quest’ultima, per variare, si possono consumare tisane, succhi di frutta (contenenti un’ alta percentuale di frutta e poco zucchero o, preferibilmente, senza zuccheri aggiunti) e centrifughe, tutti preferibilmente a temperatura ambiente o leggermente freschi per facilitare l’assorbimento da parte del corpo e ridurre il rischio di congestione. Inoltre, non dimentichiamo che frutta e verdura sono anch’esse fonte di liquidi perché possono contenere fino all’85% di acqua.
Indipendentemente dall’età e dal momento dell’anno, l’idratazione è uno dei tasselli più importanti di un corretto regime alimentare.
Durante i mesi caldi, per gli anziani in particolare, un giusto apporto di liquidi diventa cruciale. A causa della sudorazione perdono molti sali minerali e rischiano di andare incontro a disidratazione. Questa condizione può manifestarsi con sintomi come:
• affaticamento;
• mal di testa;
• senso di nausea;
• tachicardia.
Bere ed idratarsi è fondamentale anche se non si ha sete!