Le antiche Porte bitontine si aprivano tra le mura della città di Bitonto, oggi costeggiano gran parte del centro storico e in origine erano dotate di cinque porte e ventotto torri fra cilindriche, quadrate, maggiori e minori. La fortificazione della città risale al periodo normanno; in questo periodo infatti, si ha la costruzione di gran parte del tratto murario che costeggia il centro storico, nonché delle torri a base quadrata e delle cinque porte bitontine:
- Porta Baresana: situata nella parte nord-orientale del centro storico, è la più grande e meglio conservata. Il nome deriva dall’orientazione verso Bari – Santo Spirito;
- Porta Pendile (ormai inesistente): situata nei pressi della chiesa di Santa Maria della Porta (Santa Rita), nella parte occidentale e così chiamata perché in passato dava su una zona in “pendio”;
- Porta Nova (ormai inesistente): situata al limite nord del centro storico, nei pressi della chiesa di Santa Maria Annunziata, così chiamata perché fu l’ultima porta ad essere innalzata;
- Porta Robustina (ormai inesistente): che deve il suo nome alla città verso cui è rivolta, Rubis, l’attuale Ruvo, pertanto situata nella parte nord-occidentale;
- Porta la Maja (chiamata anche Porta del Carmine): sia perché si trova di fronte alla chiesa della Madonna del Carmine sia perché è sormontata da una statua della stessa. Inoltre sulla parte sinistra della Porta vi è l’iscrizione Ianua Carmeli (Porta del Carmelo). È situata nella parte meridionale del centro storico, rivolta verso il torrente Tiflis (in dialetto la Maijn, da cui la Maja);
affacciarsi sul salotto di Bitonto – www.portabaresana.it