L’allenamento è
considerato sinonimo di salute, benessere, miglioramento della forma fisica. In
effetti, si tratta di un processo che, attraverso adattamenti di varia natura
nell’organismo, permette di migliorare il personale stato di forma e la prestazione
sportiva. Ma, affinché l’allenamento sia davvero efficace è opportuno
eseguirlo in tempi e modi adeguati.
Le parole d’ordine sono
adeguatezza, moderazione, costanza e variabilità.
Innanzitutto, è fondamentale che
l’esercizio fisico sia consono al proprio stato di forma. Infatti, se si inizia
un’attività fisica senza una base di partenza o dopo un lungo periodo di
inattività, non si possono ottenere risultati immediati. Fisiologicamente
l’organismo non lo consentirebbe.
Un errore comune per chi, per la
prima volta, comincia ad allenarsi è quello di eccedere con l’esercizio
sportivo.
Nel corso di una seduta si
sottopone l’organismo a degli stimoli stressanti, ai quali esso deve adattarsi
creando i presupposti per resistere nel tempo ad altre sollecitazioni
(esercizi) di maggiore entità.
Quindi, partendo da un livello
iniziale di performance, a seguito dell’attività fisica si ha una riduzione
delle capacità funzionali. Per far si che un nuovo stimolo allenante determini
un miglioramento delle capacità atletiche, ovvero la super-compensazione, è
opportuno attendere i giusti tempi di recupero prima di allenarsi
nuovamente. È per questo motivo che non ha senso eccedere con le durate o
con i carichi, in quanto si verificherebbe l’insorgenza dell’affaticamento che
non permetterebbe ai muscoli di lavorare adeguatamente.
È impensabile raggiungere una
forma fisica ottimale allenandosi in maniera saltuaria per raggiungere un
obiettivo specifico. Ciò determinerebbe infatti il cosiddetto de-allenamento.
In altri termini, l’organismo torna ai livelli precedenti l’allenamento senza
ottenere miglioramenti.
Un elemento chiave per il
raggiungimento dei propri obiettivi e per il mantenimento dei traguardi
raggiunti nell’attività fisica è la costanza.
Basti pensare che un’attività
aerobica, con intensità di allenamento bassa, (ritmo cardiaco allenante
costante ed ossigenazione continua e regolare) praticata tre volte a settimana,
per una durata di almeno 30 minuti, è in grado di innalzare fino al 30%
il metabolismo basale, cioè la capacità di consumare
calorie anche a riposo.
Per evitare l’insorgenza di affaticamento
nervoso e noia, nemici comuni degli sportivi poco esperti,
l’attività fisica dovrebbe basarsi sulla variabilità, ovvero essere
costituita da una serie molteplice di esercizi diversi.
In definitiva, l’allenamento è un percorso graduale fatto di pazienza e
continuità che, eseguito con i dovuti accorgimenti e divertendosi, permette di
raggiungere il benessere fisico ed anche mentale.