Revoca
della delega assessorile. Con effetto immediato.
L’atto
tanto atteso è finalmente arrivato. Francesco Scauro, da ieri, non è
più assessore comunale al Welfare e all’Integrazione
socio-sanitaria, e lascia l’incarico dopo oltre quattro anni.
L’ordinanza
è stata firmata dal sindaco Michele Abbaticchio, che ha preso atto
della missiva dell’ormai ex assessore datata 11 agosto, e in cui
Scauro rimetteva il suo mandato nelle mani del primo cittadino
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/terremoto-nella-giunta-abbaticchio-il-dottor-franco-scauro-non-e-piu-l-assessore-ai-servizi-sociali/9712.htm).
È
l’ultimo atto – almeno per il momento – del lungo scontro tra
Partito socialista, resto della maggioranza, e sindaco. Che si
prolungava da tempo, ma che nell’ultimo mese ha raggiunto il punto
più alto e critico con l’uscita di Mundo e compagni dalla
coalizione governativa e di Scauro dalla squadra assessorile.
Dopo
mesi di critiche e attacchi puntigliosi (soprattutto dal capogruppo Francesco Mundo, e anche le ripetute assenze di Francesco Gala erano
più di un segnale) sull’operato dell’amministrazione soprattutto in
materia di Urbanistica, e sul modo in cui (non) veniva fatta
“politica” all’interno della maggioranza, la
goccia che fa traboccare il vaso arriva il 29 luglio, il dì in cui
il Consiglio comunale delibera nuovi aumenti per la Tari, ma i
socialisti si astengono, così come sull’assestamento di Bilancio.
“Tale
comportamento – scrive
il sindaco nell’ordinanza di revoca dell’incarico a Scauro – è
sintomatico del venir meno del sostegno del gruppo medesimo
all’approvazione di atti fondamentali per il prosieguo dell’azione
amministrativa dell’amministrazione che lo scrivente rappresenta”.
Non
è tutto, perché “tale
comportamento –
prosegue l’atto sindacale – è
aggravato dalle irragionevoli e inaccettabili accuse rivolte
all’amministrazione da parte del Psi, in base alle quali non solo
non sarebbero state destinate adeguate risorse ai Servizi sociali, ma
anche che gli stessi servizi sociali non sarebbero stati considerati
una priorità dell’amministrazione medesima. Tali accuse rinnegano, di
fatto, l’operato dello stesso assessore nell’ambito dello stesso
assessorato e i molteplici provvedimenti che il medesimo assessore ha
approvato in Giunta comunale sempre in materia di servizi sociali”.
Tutto
questo, allora, unitamente alla lettera di Scauro, “ha
comportato, conseguentemente, il venir meno del rapporto di fiducia
posto alla base dell’investitura alla carica assessorile conferita
il 13 giugno 2012”.
Via
l’esponente socialista, la domanda adesso è chi prenderà il suo
posto per occuparsi di una delega tanto difficile quanto pesantissima
a pochi mesi dal termine della consiliatura.
Tante
le ipotesi in campo, anche quella di un “rimpasto” delle deleghe
tra gli assessori, e il clamoroso ritorno in Giunta di qualcuno
“licenziato” poco più di un anno fa.