Continua il botta e risposta tra Partito Democratico e
maggioranza sul caso del debito di circa 300 mila euro accumulato da una s.p.a.
che, secondo il partito di opposizione, non avrebbe pagato la Tarsu. Non hanno
infatti convinto le risposte del sindaco Michele Abbaticchio e dell’assessore
al bilancio Michele Daucelli.
A replicare all’amministrazione è stato il consigliere
Franco Natilla, che in una nota diffusa agli organi di stampa accusa un “maldestro tentativo di scaricare tutte le
responsabilità del caso sui funzionari dell’Ufficio tributi”.
“Daucelli ricopriva
già la carica assessorile dal 2003 sino
al 2008 – sottolinea Natilla – periodo
che coincide con la prima richiesta di accordo della Spa, cui il Comune
aderisce, ma che la Spa non onora, con l’aggravante del mancato versamento
anche di un solo euro per gli anni 2006,
2007, 2008 e tra la documentazione trasmessami, non vi è traccia di iniziative comunali per il recupero dei crediti”.
“Solo nel 2009 e
precisamente il 17 novembre 2009 e il 03 dicembre 2009, quando era in carica
l’Amministrazione Valla, vengono emessi due avvisi di accertamento per gli anni
2003, 2004, 2005 e 2006 che restano insoluti e sono seguiti da una prima
ingiunzione per euro 250.877,00 e per euro 29.891,00 per gli anni 2009 e 2010,
con avvio, il 15 dicembre 2012, della procedura esecutiva per il blocco di una
quarantina di beni della Spa. Il 23 gennaio 2013 la medesima Spa, ben oltre i
termini fissati dalla legge, chiede con lettera inviata anche al sindaco
Abbaticchio, la rateizzazione della somma da pagare”.
Di qui l’attacco al primo cittadino e a Daucelli, colpevoli
di non aver messo in atto “alcuna
iniziativa tesa a conferire indirizzi alla struttura per perseguire l’obiettivo
di recuperare un credito e non continuare a causare un danno alle casse
comunali e, di conseguenza, alla collettività”.
Il tutto nonostante “il
TUEL 267/2000 ha previsto, in capo all’organo politico amministrativo (sindaco,
assessori), il diritto-dovere dell’esercizio delle funzioni di indirizzo e
controllo”.
“Strano che il Sindaco
[…] non abbia ritenuto di approfondire la questione e di dettare indirizzi agli
uffici competenti (un Sindaco mica è chiamato a fungere da passa carte!)”
incalza il consigliere d’opposizione, facendo notare che “il Comune, con nota protocollo n. 6405/3,
autorizza la richiesta di rateizzazione in 36 rate, derogando dall’art. 19 del
regolamento delle entrate che fissa il numero massimo di rate in otto. Tale
autorizzazione, irritualmente, non viene indirizzata nemmeno per conoscenza né
al Sindaco, né all’Assessore. Si rammenti che al Sindaco era stata indirizzata
la richiesta di rateizzazione”.
“Il 22 febbraio 2013
la Società incaricata alla riscossione con nota acquisita al protocollo
comunale n. 8082 del 26 febbraio 2013 indirizzata, tra gli altri, al Sindaco
Abbaticchio e all’Assessore Daucelli opera la cronistoria relativa al debito
della Spa, facendo rilevare che l’accordo sancito con la medesima società per
la rateizzazione poneva nel nulla l’azione ormai definita per il recupero
coatto del credito” si legge nel testo della replica, che giudica la scelta
“di gravità esorbitante”.
E ancora: “Non è vero,
come affermato dal sindaco, che la procedura di revoca della rateizzazione era
stata avviata da tempo (la revoca è datata 1 ottobre 2013). E’ vero, invece,
che se il problema non fosse stato sollevato dal sottoscritto durante il
Consiglio Comunale del 3 luglio scorso nessuno ne avrebbe parlato, esattamente
come accaduto per i precedenti anni”.
Natilla, infine, sottolinea come, nella stessa seduta
Consiliare del 3 luglio, l’assessore, nel rispondere all’interrogazione,
dimostrò di essere bene a conoscenza del caso e sembrò giustificare la rateizzazione
concessa, dicendo: “Dal momento in cui,
in quella società di logistica lavorano tra i 50 e i 60 autisti, bloccando i
mezzi la società dichiarò che aveva difficoltà a far lavorare le maestranze”.
Ecco, dunque gli interrogativi di Natilla: “Non è questa la prova inconfutabile che
l’assessore D’Aucelli sapeva? E se sapeva, non può essere questa la prova di un
inserimento nella gestione della questione?”