In Puglia, negli ultimi anni, c’è stata una diffusione
di modelli di partecipazione politica caratterizzati da un impegno civico
profondamente legato al territorio di riferimento.
Il radicamento di movimenti civici, e delle relative
liste formate in occasione delle competizioni elettorali amministrative, ha
rappresentato spesso la risposta ad un’istanza di partecipazione alla vita
democratica più diretta e di tipo “orizzontale”, vicina all’ambito locale.
È per questo che venerdì mattina nel comune di Acquaviva
si è costituito “Cantieri dal basso“, una nuova rete di Liste Civiche, Associazioni e Movimenti che
darà voce alle istanze provenienti dalle città che si coalizzano per il bene di
un unico territorio: quello pugliese.
La partecipazione sarà dinamica, libera e democratica che
preveda una divisione di oneri più che di onori che lascerà, comunque, l’autonomia
di ciascun movimento.
«Da
tempo sentivamo la necessità di raccordarci con anime simili alle nostre –
ha aperto la conferenza stampa il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci -.Valori comuni del centro sinistra con cui i partiti decidono di avere un rapporto
proficuo».
L’intenzione è quella di «unire
e riformare il centro sinistra – ha continuato – facendo entrare l’anima della società civile all’interno di questa rete,
aprendo i confini dei nostri territori in un sistema aperto e orizzontale».
Sarà Renato
Bucci, sindaco della città di Corato,
il coordinatore del progetto: «La
federazione di movimenti e liste civiche è nata formalmente ieri – confessa-. Sono in corso contatti con altri movimenti di
altre Città al fine di costituire e dare forza alla nostra idea corale».
«Le
realtà civiche sperimentano e conoscono bene l’aderenza a problematiche
territoriali – spiega ancora Bucci -: esigenze e peculiarità della collettività sono quella zona di confine
di chi, non avendo mai fatto politica o è deluso della vecchia politica, si
rispecchia meglio nei movimenti civici».
E accorati spiegano il loro progetto: «Vogliamo essere bacino di esperienze per
attingere alle realtà altrui, e anche quelle che possono apparire isolate
possono trovare conforto alla resistenza
per la loro innovazione».
L’elenco
è già corposo ma potrà diventare ancora più lungo. Al momento i movimenti
aderenti sono i seguenti: Acquaviva “Viva”,Bitonto con “Progetto Comune”, “Città
democratica”, “Laboratorio”, “Giovani con M. Abbaticchio”, Cassano Murge “Rinascita verso nuovi orizzonti”, Casamassima “Autonomia cittadina”, Corato con “Un cantiere in comune”, “Ape”,
“Io e Renato”, Gioia del Colle “Solidarietà e partecipazione”, Monopoli “Mani sporche” e Modugno “Italia giusta secondo la
Costituzione”.
Il contesto sarà quello regionale ma il primo nucleo
con cui la nuova rete si fronteggerà sarà quella del prossimo appuntamento con
il Consiglio Metropolitano.
E la novità sta proprio qui. Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, «dovrà farsi carico di
rappresentare, con il nostro consenso, il nostro impegno – spiegano i due
amministratori – . Il livello è fortemente orizzontale
renderanno il compito di chi ci rappresenterà notevolmente gravoso, ma Michele gode della
nostra stima incondizionata, ha esperienza in altri luoghi per trasparenza,
legalità, innovazione (anche grazie all’esperienza di Avviso Pubblico di cui è
vicepresidente)».
La
parola ad Abbaticchio. «Mi
pongo come strumento operativo – spiega il sindaco -: non rappresento solo un territorio ma quello di tutti i movimenti che
avranno istanze da sottoporre al consiglio metropolitano nei confronti di una
provincia che non ha saputo dare attuazione ad alcuni progetti».
«Parliamo
di incarichi a titolo gratuito – dichiara ancora il primo
cittadino -. Aspiriamo ad avere anche
altri appuntamenti elettorali come sintesi di un momento di raccordo e scambio.
Siamo chiamati a prendere possesso da tutti i comuni, razionalizzare le spese e
gli uffici: io lo farò solo strumentalmente».
«Ringrazio
– dice
ancora Abbaticchio – la Segreteria
provinciale di Sel e Pd per aver dato un segnale importante presentandosi con
delle liste uniche del centro sinistra: finite le primarie bisogna ricompattarsi
nel bene della regione Puglia».
«La
nostra città (come le altre, a seconda delle esigenze) potrà trovare i suoi
vantaggi trovando a disposizioni gli Uffici Provinciali (come quello della
Polizia, per esempio) – conclude ai nostri taccuini – senza bisogno di un ulteriore passaggio
amministrativo, ma avendone collegamento diretto. Poi per quanto riguarda le
mie deleghe comunali, con il nuovo incarico, sicuramente le ridistribuirò».