Dopo 42 anni dal barbaro assassinio dell’onorevole Aldo Moro rimane e rimarrà sempre nella memoria di chi l’ha conosciuto attraverso i suoi insegnamenti il ricordo di chi è stato un fulgido faro per la nostra democrazia.
Il circolo di Bitonto di Italia in Comune intitolato ad Aldo Moro vuole ricordare la figura del grande statista pugliese con alcuni insegnamenti che restano delle pietre miliari nella storia del nostro paese e non solo.
Aldo Moro in un intervento al consiglio regionale della Puglia del Dicembre 1975, affinché i cittadini (cives) si riconoscessero nello Stato diceva: “Lo Stato al quale i partiti democratici hanno dato vita è lo stato che lo spirito della Resistenza e le circostanze oggettive hanno reso possibile in una valutazione globale di tutti gli interessi del Paese …e certo occorreva uno Stato nel quale si riconoscesse il maggior numero possibile di cittadini, che fosse capace, su questa base, di ricostruire l’Italia, dandole un assetto stabile di libertà e di giustizia”.
In questa missione di ricostruzione democratica del Paese, Aldo Moro riteneva che una responsabilità particolare spettava ai giovani che rappresentavano il domani dell’Italia. E così dice: “Parlo alle ragazze ed ai ragazzi, che, usufruendo per primi dell’ anticipato riconoscimento della maggiore età ( infatti in italia il 6 marzo del 1975 fu abbassata la maggiore età da 21 a 18 anni), sono entrati quest’anno da protagonisti sulla scena politica. Parlo ai lavoratori e agli studenti. Parlo a coloro che attendono, impazienti, di inserirsi nella vita produttiva del Paese…i giovani di oggi si sono formati in un clima di libertà conquistata grazie alla resistenza, dalla quale traggono possibilità di autonomia, di affermazione, di contestazione, di partecipazione…
Cari giovani, non dimenticate i morti e la ragione per la quale morirono… Se è vero che ovunque c’ è un uomo, là c’è il principio di una comunità… prendete allora nelle vostre mani il destino del nostro Paese”.