Speciale Amministrative 2017. In questo spazio dedicato, presenteremo tutti i candidati che vorranno proporre, tramite la nostra redazione, il loro curriculum e le loro idee alla città.
Un giovane biotecnologo alimentare, di appena 33 anni, alla sua prima esperienza in politica. Ecco chi è Gaetano Bonasia, in campo tra le file del Partito Democratico, a sostegno del candidato sindaco Emanuele Sannicandro per le prossime elezioni amministrative, in programma domenica 11 giugno.
Laureato in Scienze Biotecnologiche nel settore agroalimentare presso l’Università degli Studi di Bari, Bonasia da circa dieci anni si occupa di consulenze nel settore agroalimentare. In particolar modo, in qualità di direttore tecnico, opera presso l’OP Oliveti Terra di Bari, una delle principali organizzazioni di produttori dell’area metropolitana e tra le più importanti in Italia, con un fatturato di circa 16 milioni di euro. Inoltre è impegnato con la Cooperativa Produttori olivicoli di Bitonto, come tecnico di campo e nel controllo della qualità e della tracciabilità dell’olio extra vergine di oliva.
Da pochi mesi è responsabile qualità della Finoliva Global Service spa, braccio commerciale del Consorzio Nazionale Olivicolo.
Bonasia è certamente un volto nuovo della politica.
«La scelta della candidatura con il PD e con Emanuele Sannicandro deriva da un’analisi della politica locale – analizza il giovane biotecnologo –. Il PD è un partito politico e non una lista civica, è un aspetto che ha avuto un peso notevole sulla mia scelta, è un partito presente in tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale. Le liste civiche non credo possano avere un peso al di fuori di Bitonto».
«Appoggio la coalizione Sannicandro perché è mancata la presenza di interventi seri, durante i cinque anni di Amministrazione Abbaticchio, nel campo dell’agricoltura, non ho visto nessuna progettualità tranne qualche sponsorizzazione e solo tanto fumo negli occhi – continua Bonasia –. Il territorio agricolo bitontino è stato lasciato in mano alla delinquenza, continuamente violentato in modo feroce ed accanito, sia con rapine sia con sottrazioni di mezzi agricoli. Non ho visto interventi seri da parte del Comune, che certo può fare ben poco, ma un tavolo di concertazione sulla sicurezza con le forze dell’ordine andava fatto e si può fare. Più di un’Amministrazione comunale non c’è nessuno che possa avere a cuore tale problematica, che non deve essere solo vista come sicurezza in campagna, ma anche sotto il profilo dei risvolti economici. A Bitonto le aziende sono numerosissime e se non hanno le giuste garanzie in termini di sicurezza vengono meno le possibilità di sviluppare progettualità, forza lavoro e di investire in tecnologie».
Per Bonasia il futuro del’agricoltura passa anche e soprattutto dai giovani e dalla costituzione di un biodistretto. «Credo che tra i passi più importanti per il sostegno al settore primario sia necessario far avvicinare sempre più giovani, in quanto l’agricoltura è un ambito economicamente in crescita e che potrebbe dare importanti e notevoli prospettive di sviluppo – commenta Bonasia –. E con un biodistretto si potrebbe creare la reale e concreta possibilità di far avvicinare all’agricoltura tutte le fasce della popolazione, ed i giovani appunto, e far toccare loro con mano tutti i sapori della terra e della biodiversità».