Un intervento deciso del Prefetto di Bari.
Lo chiede il consigliere Paolo Intini, che qualche giorno fa ha scritto una missiva ad Antonio Nunziante «sulle violazioni di legge e di regolamento del sindaco di Bitonto» in merito alla mancanza di risposta alle interrogazioni consiliari.
L’ex candidato sindaco lamenta, infatti, che molte sue richieste scritte indirizzate al primo cittadino non sono state considerate finendo così nei cassetti degli uffici comunali.
Sono 7 le interrogazioni “contestate”: quella del 17 aprile 2013, avente per oggetto le lampade votive; del 21 aprile, argomento zona Pip; del 25 settembre, in materia di Centro commerciale naturale (Ccn); del 1°ottobre, tema Inpa; del 4 ottobre, cimitero; 19 ottobre, argomento sedute commissioni consiliari; 31 dicembre, loculi cimiteriali. Alle quali si devono aggiungere «ulteriori interrogazioni presentate in questo mese e alle quali si spera che l’Amministrazione possa rispondere», scrive Intini nella missiva al Prefetto. Nella quale «chiede di intervenire invitando gli organi istituzionali comunali ai quali il sottoscritto ha presentato le interrogazioni, ad ottemperare, nei tempi e nelle modalità previste dall’Art. 6 comma 2 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e dall’Art. 43 comma 2 e 3 del TUEL, a quanto previsto dalla norma in merito ai diritti dei consiglieri comunali e agli obblighi del sindaco, assessori, segreteria generale e dirigenti». Che sarebbe, tra gli altri, quello di rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni consiliari.
L’ex assessore al Bilancio chiede poi a Nunziante «quali strumenti rimangono a chi, come il sottoscritto, per adempiere al suo ruolo di Consigliere comunale, interroga senza ricevere risposta». Infine lo sfogo: «Se continuerà a mancare il rispetto dei regolamenti, ci si domanda se abbia ancora un senso, per il sottoscritto, continuare ad esercitare il proprio mandato elettivo».
In realtà, la pratica delle interrogazioni senza risposta sembra essere piuttosto comune tra i banchi dell’amministrazione, ed è stata oggetto di “rimprovero” da parte di Christian Farella (Gruppo Misto), Gaetano De Palma (Partito democratico) e Domenico Damascelli (Popolo della libertà) nell’ultima assise comunale.