A margine del Consiglio comunale, svoltosi venerdì primo giugno, il Partito Socialista Italiano, rappresentato nella massima assise cittadina dal consigliere Franco Scauro, ribadisce la propria contrarietà alle modifiche del Regolamento dell’A.S.V., che pure sono passate con il voto dei soli consiglieri di maggioranza.
Pur apprezzando, infatti, che il ritorno al Consiglio di Amministrazione, in luogo dell’amministratore unico, pare non comporti aggravi economici, non si può non avere il sospetto che tale variazione, più che essere fatta nell’interesse dell’Azienda, serva per distribuire posti di sottogoverno.
Quanto alle interrogazioni ed interpellanze, il consigliere Scauro ha stigmatizzato, in apertura, l’assenza di parte della maggioranza, tenuto conto che le stesse, oltre ad essere questioni di carattere tecnico-amministrativo sono, spesso, richieste di chiarimento da parte di liberi cittadini.
“Chissà se in presenza delle riprese video dei lavori consiliari – ha commentato Scauro – i consiglieri avrebbero ugualmente abbandonato l’Aula, dimostrando di avere una bassa considerazione di tali richieste”.
Le questioni sulle quali il Partito Socialista ha chiesto chiarimenti all’Amministrazione, senza peraltro avere risposte esaurienti, possono essere sintetizzate come segue:
DEHORS.
Fermo restando la legittima possibilità da concedere agli operatori della ristorazione, si ritiene inopportuno il posizionamento dei dehors nelle arterie cittadine ad elevato flusso di traffico. Questo per le ripercussioni che si potrebbero avere sulla salute dei cittadini, qualora gli stessi consumassero alimenti in presenza di un’alta concentrazione di gas di scarico.
VERDE PUBBLICO.
Si riscontra una scarsa attenzione per i, già pochi, “polmoni verdi” della città. La stessa villa comunale, per la quale si sono fatti interventi che ne aumentano la fruibilità da parte dei piccoli, non risulta curata. Lo stato degli alberi, in tutta la città, denota una mancata cura specifica, differenziata da pianta a pianta. Appare evidente che la mancanza di esperti del settore è, certamente, una concausa.
A questo bisogna, inevitabilmente, aggiungere uno scarso controllo delle campagne che diventano discariche a cielo aperto, con particolare riferimento agli pneumatici delle automobili e similari che creano non pochi problemi, soprattutto in caso di incendio. Tale problematica potrebbe trovare soluzione, eventualmente, con il coinvolgimento di Associazioni di volontariato ambientaliste.
SEGNALETICA.
Se è vero che si vuol sempre più allargare l’offerta turistica della nostra città, non si può non convenire che la segnaletica orizzontale è del tutto assente e quella verticale lascia molto a desiderare. A solo titolo di esempio, si fa notare che ci sono ancora indicazioni che testimonierebbero la presenza dell’ospedale. Ma, naturalmente, è solo un esempio. A questo va aggiunto il caos, in prossimità di molti incroci, per l’inefficienza degli impianti semaforici.
Ripensare, infine, ad un vero Piano del Traffico appare quanto mai necessario.
LAMPADE VOTIVE.
Purtroppo non è ancora chiaro, se non per qualche sporadico e non formale avviso pubblicato sui social, se il canone per l’anno 2018 va o meno corrisposto all’impresa Cuoccio e, soprattutto, se la non corresponsione possa comportare, per i cittadini, ulteriori futuri aggravi.