Fra i nomi coinvolti nel caso delle mancate restituzioni degli stipendi, che in questi giorni sta interessando una piccola parte dei parlamentari 5 stelle, spunta quello del deputato uscente Francesco Cariello. Che proprio ieri, come annunciato in un comunicato pubblicato sul Blog delle Stelle, il portale ufficiale dei grillini, è stato espulso dal movimento. In particolare, di lui si legge che «ha una irregolarità negli ultimi bonifici. Ha continuato a sostenere di poter dimostrare la regolarità dei suoi bonifici. Non ci ha voluto dare l’autorizzazione di accedere ai dati in possesso del MEF e questo va contro il nostro principio di trasparenza. A questo punto è fuori dal Movimento».
Cariello tuttavia nega, sostenendo di «non avere problemi con le rendicontazioni». E aggiunge ai nostri taccuini: «nel momento in cui mi è stata chiesta l’autorizzazione al trattamento dei miei dati, ho fatto domande in merito alla questione parlamentarie». A questo punto «hanno capito che andavo allo scontro e quindi hanno deciso di espellermi».
Il deputato uscente infatti è stato escluso clamorosamente dalle votazioni online che si sono tenute lo scorso gennaio, per rivelazione di segreto durante la propria attività di vice-presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta anti-contraffazione. O almeno questa sarebbe stata la motivazione che lo staff del Movimento gli aveva comunicato, per via ufficiosa. Di fatti, nonostante le insistenti richieste del bitontino, il movimento non gli aveva mai notificato, per via ufficiale e scritta, una spiegazione circa la sua esclusione dalla competizione interna.
«Da quando sono stato tenuto fuori dalle candidature – sottolinea l’ormai ex-5 stelle – la gente che mi conosce e i giornalisti parlamentari non facevano altro che chiedermi: ‘ma tu sei ancora del M5S?’. Almeno adesso la situazione è più chiara». E conclude: «Questa condizione mi fa stare più tranquillo».