Un consiglio comunale dai
toni sobri quello che si è celebrato ieri a Palazzo Gentile. Alla presenza di
20 consiglieri (5 erano assenti, ovvero Piero Francesco Gala (PSI), Giuseppe
Maiorano (Lista Intini) –per motivi personali-, Franco Natilla (Pd), Domenico
Damascelli (FI) – impegnato in Regione – e Vito Labianca) sono stati discussi
provvedimenti che richiedevano una formale ratifica dell’assemblea.
Il Consiglio comunale ha
così approvato all’unanimità la presa d’atto del finanziamento per Bitonto previsto dal Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Bari sottoscritto
dall’ex Primo Ministro Matteo Renzi e il sindaco Antonio Decaro. «Sono stati recepiti – ha relazionato ilsindaco Michele Abbaticchio – e
approvati, dopo una selezione nell’area metropolitana, diversi interventi
importanti per il recupero conservativo dell’ex macello, per la
riqualificazione di piazza Caduti del Terrorismo, di via Castelfidardo e via Solferino
(il cosiddetto Lungolama) e per l’allestimento museale del Torrione Angioino con
un appropriato allestimento tecnologico». «Una novità poi– ha continuato il primo cittadino – è il Visitor Center, con 10 stanze attraverso cui viaggiare nell’area
metropolitana e vedere quali sono i luoghi di attrazione».
La somma di cui si parla è
di 4 milioni e 300 mila euro, a cui
se ne vanno ad aggiungere 3 milioni e
420 mila. Per esempio, l’intervento di restauro dell’ex macello è
finalizzato alla costituzione di una velostazione che colleghi il parco Lama
Balice con quello dell’Alta Murgia.
Alla domanda avanzata da Carmela Rossiello (FI) circa i tempi di realizzazione, Abbaticchio ha risposto:«L’affidamento della progettazione degli
interventi esecutivi si deve concludere entro settembre di questo anno, entro
dicembre 2017 i progetti esecutivi e poi va messo tutto in appalto». Evase
tutte le pratiche burocratiche, l’inizio dei lavori è previsto per l’estate
2018, mentre la loro conclusione deve avvenire necessariamente entro il 31
dicembre 2019, pena la perdita del finanziamento.
Per quanto riguarda gli interventi nelle periferie invece, il primo cittadino ha precisato che «si
dovrà appaltare a giugno e completare tutto entro giugno dell’anno prossimo».
Si tratta di lavori «leggeri».
Mentre Francesco Ricci (Pd) si è detto felice perché «il governo
Renzi e Gentiloni qualcosa di buono l’ha fatto, catapultando masse di denaro
nelle nostre zone», auspicando che questi finanziamenti vengano utilizzati
per un progetto «non a macchia di
leopardo» ma destinato all’intera area metropolitana, Francesco Mundo (Psi)ha annunciato il sì al provvedimento «ma
con sofferenza, perché manca ancora una visione organica della città all’orizzonte».
Approvata poi all’unanimità la
modifica all’art. 4 comma 3 del regolamento comunale per la composizione e il
funzionamento della Commissione Locale Paesaggio – Integrata Vas – dovuta ad un
refuso nella parte riguardante l’attribuzione dei punteggi nella valutazione
dei curricula –, si è passati alla
discussione relativa al servizio di distribuzione del gas naturale.
Si tratta della definizione della
convenzione che regola i rapporti fra 15 comuni dell’ambito territoriale di
metanizzazione, cioè dell’ ATEM (Ambito Territoriale Minimo)BARI 1 NORD. «La legge prevede– ha specificato il
segretario generale Salvatore Bonasia- che
il comune capoluogo di provincia, che svolge la funzione di stazione appaltante,
coordina per delega tutte le funzioni legate all’acquisizione di notizie e documentazione
da parte dei singoli gestori territoriali uscenti». «Per questo- ha
completato il presidente Gaetano De Palma –è necessario dare avvio a tutte le procedure successive e consentire alla stazione
appaltante di dar luogo alla gara. Per Bitonto è prioritaria l’estensione della rete
del gas a Palombaio e Mariotto».
Mundo (Psi) ha però
attaccato De Palma chiedendosi «come si
fa a parlare di gas alle frazioni se questo provvedimento manca di ogni
presupposto» visto che «non è
prevista nessuna forma in nessun articolo di contrattazione successiva che riguardi
l’estensione della rete di distribuzione»,men che meno «la copertura
delle frazioni di Palombaio e Mariotto». Così Bonasia e De Palma hanno replicato che, per decreto ministeriale, la convenzione non debba specificare la copertura del servizio, perchè questa verrà indicata nella gara d’appalto che verrà allestita da Bari entro l’11 aprile.
Matteo
Masciale (Progetto Comune) ha
infine espresso perplessità circa la possibilità di una perdita dei posti di
lavori quando si verificherà il passaggio ai gestori della distribuzione del gas. Perplessità recepita dal presidente del Consiglio comunale, che ha
garantito che il sindaco «alzerà un
occhio sulle tutele dell’occupazione dei lavoratori di aziende in servizio sul
territorio».
Anche questo provvedimento è
passato all’unanimità.