Dal consigliere Francesco Toscano riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Le diverse proteste dei cittadini a Palazzo Gentile di
questi giorni fanno discutere ed accendono i riflettori sulle continue
polemiche tra le parti politiche.
Occorre, invece, tralasciare un
atteggiamento di eccessiva animosità e concorrere seriamente ad un cambiamento
che porti il cittadino fuori dalla assoluta povertà. Si assiste a comportamenti
che sono un insulto alla coscienza umana.
Dov’è la nostra dignità? Capisco la
difficoltà di assicurare un lavoro a quanti si rivolgono all’istituzione, ma
sono convinto che ciascuno di noi deve sentirsi chiamato a precise
responsabilità. In un momento in cui i tagli della politica sono necessari,
bisogna cambiare sistema.
Ma c’è la voglia di riuscirci? Sottolineo un caso:
Ancora non si è risolto l’ormai atavico problema delle commissioni consiliari.
Si rimanda continuamente, mentre i cittadini si chiedono: servono poi tanto le
commissioni, considerata la mancanza di una proficua attività del consiglio? In
un’ottica di sostegno alle numerose famiglie in stato di indigenza, perché non
favorire delle iniziative di aiuto?
Proviamo a mutare la rotta, adottando la
politica dei piccoli passi. Rivolgo a tutti i componenti del consiglio una
proposta di azione costruttiva, una provocazione rivoluzionaria che sia vera
testimonianza di vicinanza ai bisogni dei nostri cittadini.
Si devolva una
parte dei nostri proventi derivanti dai gettoni di presenza a favore di chi non
ha un tetto né cibo né possibilità di curarsi. Parlare di questo può apparire
inopportuno e strumentale, magari lo penseranno in molti, invece è un efficace
modo per attutire i colpi di un male che avanza inesorabilmente.
Dobbiamo
metterci in gioco in prima persona se vogliamo che rinasca la fiducia verso la
politica.
L’impegno personale è affidato alla responsabilità di ognuno.