Dal portavoce pro-tempore Giovani di Liberi,
Gaetanino Abbondanza detto Nino, riceviamo e pubblichiamo.
Ancora un volta, in punta di piedi, siamo costretti, caro direttore, a chiederle ospitalità onde chiarire al meglio alcuni aspetti che hanno suscitato perplessità mista a meraviglia per la forza degli argomenti trattati dai nostri 2 precedenti articoli, ad indicare questo momento una sorta di SPARTIACQUE POLITICO.
Liberi, teniamo a ribadirlo, nasce dalle tante piccole riflessioni di strada, in capo a persone semplici, molte delle quali con un PEDIGREE POLITICO IMMACOLATO, che in maniera disinteressata e senza responsabilità di governo cittadino, sperano di contribuire positivamente alla creazione di un progetto per la città, a che si possano ATTUALIZZARE LE DINAMICHE POLITICHE per dare quelle risposte amministrative utili e da sempre attese dalla nostra Bitonto.
Attualizzare, perché non è possibile, per esempio, non guardarsi intorno senza rimarcare negativamente le scelte fatte dalle ultime 2 amministrazioni rispetto alla indicazione di quelle PRIORITÀ, mai evidenziate, per le opere a farsi dai finanziamenti una tantum PNRR.
Quali urgenze erano in capo ai progetti di rigenerazioni urbane che hanno riguardato piazza Caduti del Terrorismo, Piazza XX Settembre e Piazza Moro?
Perché spendere decine di milioni di euro senza coinvolgere la città?
Sono solo alcune domande che tanti concittadini si pongono guardando i risultati che le stesse rigenerazioni hanno prodotto, con anche UN ATTENZIONAMENTO ALLE MOLTEPLICI E PIÙ NECESSARIE OPERE mai considerate, a sostituirsi a quelle sopra indicate.
Una apparente confusione amministrativa figlia di accordi politici sui generis, che mortificano l’impegno di tanti concittadini elettori, anche rappresentanti del popolo(eletti), che vedono annullati i propositi programmatici con relative volonta’ politiche, onde tenere in vita una maggioranza inutile, dove i referenti amministrativi rimangono accampati nelle logiche di potere.
Un comportamento di routine, ormai consolidato, con anche, se necessario, caratterizzazioni di coalizioni disomogee, diverse da quelle venute fuori dalle urne, in un pluriennuale continuo riciclarsi.
Per rimediare a questo modo di fare, noi di Liberi riteniamo che i tempi siano maturi a che cresca una classe dirigente ispirata dai bisogni reali della città, senza paure né condizionamenti rivenienti dai quei partiti da sempre organici a questo modus operandi.