Il Consiglio comunale ritorna sulla questione dello stato di salute dell’ex nosocomio cittadino, dopo le dichiarazioni rilasciate dal consigliere di opposizione Franco Scauro (https://bit.ly/3lugguv ), in cui si denunciarono disagi per operatori e utenti del presidio sanitario, e dopo la conferenza stampa, indetta qualche giorno (https://bit.ly/3xjuC39 ), in cui il direttore generale Antonio Sanguedolce parlava di un «un pta all’avanguardia», «un esempio eccellente di interazione tra territorio ed ospedale».
«C’è una discrasia tra quanto denunciato da Scauro e quanto detto in quella conferenza stampa» ha sottolineato la consigliera di Forza Italia Carmela Rossiello, chiedendo al consiglio che si ritorni a dare spazio alle interrogazioni e alle interpellanze, che latitano da Palazzo Gentile da ormai tanto tempo.
Chiamato in causa, dunque, Scauro è tornato sull’argomento, sottolineando come nonostante l’alternarsi, negli anni, di direttori generali e commissioni consiliari, non ci sia mai stato molto impegno nel portare a compimento la riconversione iniziato negli anni 2000: «Abbiamo due sale operatorie, di cui una non funzionante, dopo che fu depredata e che le sue attrezzature furono portate al San Paolo. Abbiamo una Tac di qualità, che però lavora al 10%, manca l’anestesista. L’unica vera novità è l’ambulatorio della terapia del dolore (https://bit.ly/3C47Fol ). Per il resto si è solamente ripristinato quello che già c’era e che si era depauperato per il pensionamento del personale. Ci sono ambienti chiusi per caduta di acqua o per tubature della fogna rotte, aree senza climatizzazione. Per non parlare dei reparti di riabilitazione e neuropsichiatria, posti in condizioni non idonee. Una situazione che non dipende dai direttori dei presidi, ma dalla volontà e dalla capacità di programmazione di una Asl. Che fine hanno fatto i fondi messi a disposizione per riqualificare il presidio?».
«Molti sono prossimi alla pensione e non si vede la volontà di preservare quello che è un fiore all’occhiello come il day service chirurgico. Rischiamo di perdere tutto ciò, nonostante ci siano grandi potenzialità» conclude Scauro, tornando a chiedere un momento di incontro con l’Asl e le istituzioni, dal momento che «sono passati 15 anni e non si è mosso nulla».
Osservazioni a cui ha risposto il sindaco Michele Abbaticchio, ricordando che la conferenza stampa fu indetta proprio per fornire lo stato di aggiornamento di quel percorso di riconversione iniziato quasi venti anni fa e che avrebbe comunicato ai consiglieri comunali le risposte ottenute.