Le
premesse di un Consiglio comunale “frizzante” c’erano tutte.
D’altronde, in questi due mesi di assenza, ne è caduta tanta di
acqua sotto i ponti. Affaire commissioni consiliari, presunti
affidamenti diretti poco chiari da parte del sindaco Michele
Abbaticchio, la nuova presidenza dell’istituto Maria Cristina di
Savoia.
Nella
prima parte di assise, allora, non sono mancate le scintille e le
scene da teatro. Incredibile a dirsi, c’è stata anche l’approvazione
di due provvedimenti importanti: il regolamento che disciplina l’uso
del teatro Traetta, l’adesione del Comune al progetto della
fondazione “Con il sud”.
Da
don Ciccio alla spesa pubblica. Polemiche iniziali. I
lavori partono con un ampio antipasto iniziale. A più riprese. Si
inizia con gli auguri dell’emiciclo (Farella, Ricci, Natilla,
Rossiello, Ciccarone, D’Acciò, Palmieri, Abbaticchio) al nuovo
vescovo di Cassano allo Ionio don Ciccio Savino.
Si
prosegue, poi, con le polemiche sullo sperpero di denaro pubblico a
causa di prime convocazioni sempre andate deserte. Lo fa notare Paolo
Intini (Pd), che chiede il perché di questa pratica ormai diventata
consolidata e si lamenta che il mancato Consiglio di lunedì è
costato 500 euro all’ente. Rincara la dose anche Francesco Paolo
Ricci (Pd), che si domanda perché i consiglieri (di maggioranza,
naturalmente) spesso sono presenti in Commissione consiliare ma poi
disertano l’aula consiliare qualche ora dopo. Dall’altra parte del
tavolo, Mundo (Psi) respinge seccato le accuse.
Infine
c’è Damascelli (Fi), che definisce «una
vergognosa pagina di politica cittadina» tutto
quello che è successo con la nomina di Vito Masciale alla guida del
Maria Cristina di Savoia.
Via
libera al regolamento del Traetta. I
lavori iniziano ad avere consistenza con la discussione sul
regolamento che disciplina l’utilizzo del teatro Traetta, arrivato in
aula dopo 9 mesi di gestazione e discussione nelle varie Commissioni.
«Un punto di
equilibrio tra ciò che aveva predisposto il consigliere Intini e
quello che proponevano gli uffici»,
dice subito l’assessore al Marketing Territoriale Rocco Mangini. Che
poi lo illustra in pillole: teatro sempre aperto, anche a luglio e
nei weekend di agosto; utilizzo solo per fini istituzionali,
culturali e politici e non per feste private; tempi certi (richiesta
deve partire massimo 90 giorni prima dell’evento e non oltre i 20
giorni prima) per la richiesta di noleggio che poi sarà il sindaco
(che fa le veci del direttore artistico, non più presente) a
valutare e accettare o rifiutare; agevolazioni e riduzione sulle
tariffe per le associazioni di volontariato, scuole, spettacoli in
anteprima o prima nazionale.
Il
disciplinare accontenta quasi tutti, perché Damascelli è convinto
che in realtà non vada a regolamentare proprio niente e si chiede in
base a quali criteri il sindaco debba rifiutare una proposta di
noleggio. Lo stesso ex vicesindaco chiede poi di votare il
provvedimento articolo per articolo. Accade senza sorprese. Come
anche il voto finale: 17 favorevoli e 2 astenuti. I forzisti,
appunto.
Ok
al progetto della fondazione “Con il sud”. L’emiciclo
dà il disco verde anche all’adesione del progetto della fondazione
“Con il sud”, che da 10 anni si occupa di investire gli utili
delle banche convenzionate agli enti no profit. Qualche mese fa,
però, ha pensato a un bando in cui chiede agli enti pubblici di
segnalare un bene (Bitonto ha scelto parte del plesso di san Pietro,
nel centro storico), che per 10 anni può andare in gestione proprio
alle associazioni che avranno presentato il progetto migliore per
quella struttura.
Il
sindaco, presentandolo, chiede scusa per il ritardo con cui arriva in
aula (a Palazzo Gentile il tutto è arrivato oltre un mese fa) e
ricorda che va approvato in fretta, perché la mappatura dei beni va
fatta entro fine mese.
Damascelli
è imbufalito e non le manda certo a dire. Lamenta lo scarso rispetto
per il ruolo del Consiglio comunale e dei consiglieri, e getta ombre
sull’effettivo operato degli assessori. Sulla stessa scia anche
Farella.
Il
disco verde però arriva all’unanimità, non prima però che il
capogruppo forzista ricordi alla città che il merito va dato
all’opposizione.